SAN BENEDETTO – Vivere in un quartiere sempre più abbandonato a se stesso, a stretto contatto con sporcizia e degrado è una condizione che non piace a nessuno, benché meno a tutti i cittadini onesti, e rispettosi delle regole, quelli per intenderci che “pagano le tasse” e che si aspettano una maggiore tutela e controllo da parte dell’amministrazione pubblica.
Il caso del quartiere Agraria e dell’area Santissima Annunziata è ben noto alle cronache locali ma i cittadini non ci stanno a far cadere l’attenzione dell’opinione pubblica sui problemi di quella zona. Oltre via Ugo La Malfa, alla fine delle case popolari, c’è una “terra di nessuno” – come viene chiamata dagli abitanti del luogo – lasciata all’incuria, dove finiscono i rifiuti del vicino canale di via Terracini e non solo.
“In questa zona buttano di tutto, ci è capitato di vedere anche una intera cucina – ha commentato Angela Scipioni, abitante del luogo – quando abbiamo visto che alcuni operai gettavano dei rifiuti tolti al torrente qui vicino, ci siamo insospettiti e abbiamo chiamato la polizia provinciale. Hanno fatto dei rilevamenti è hanno trovato tracce di salmonella presenti nei rifiuti”.
La salmonella era stata già rilevata nel 2012: venne emessa un’ordinanza sindacale, la numero 71 del 26/09/2012 (per chi volesse consultarla online si può cliccare qui o cercarla all’interno del sistema di consultazione degli atti amministrativi) che vietava il“ prelievo e l’utilizzo a qualsiasi scopo delle acque del Canale Consortile in San Benedetto del Tronto, nei tratti che vanno da via Molveno, via Nenni” cioè nella zona Annunziata.
Ora i cittadini la ritrovano tra i rifiuti accatastati, come se non bastasse avere a che fare ogni giorno con topi e siringhe.
“Una volta finite le case popolari – continua la signora Scipioni – ci avevano promesso di asfaltare la zona di via Ugo La Malfa, e di sistemare anche le fogne visto che a volte emergono dei liquami. Per non parlare degli allagamenti quando piove. Ma per adesso non si è visto nessuno. Non sappiamo più a chi rivolgerci per essere ascoltati”.
Gli allagamenti, la mancata asfaltatura sono gravi impedimenti per chi deve accudire delle persone disabili, come la signora Mirella Zaccardi che deve prendersi cura di sua madre, e ha molte difficoltà nel spostarla: “Mia madre è in carrozzina ed è quasi impossibile muoverla. Farla uscire magari nel cortile diventa complesso a causa della ghiaia, per non parlare che dei disagi che incontriamo quando piove. In futuro vedremo di fare qualcosa in più per far sentire la nostra voce, saremo più attivi coinvolgendo tutti i condomini della zona”.