I casinò online rappresentano oggi un vero e proprio fenomeno culturale ed economico, raggiungendo numeri da capogiro sia in Italia che all’estero: si parla di un giro d’affari con cifre a nove zeri, al cui interno le “sale da gioco digitali” costituiscono la fetta principale.
Il motivo di tale successo è facile da intuire: tutti possono giocare, purché maggiorenni, ed è sufficiente possedere un computer, uno smartphone e una connessione ad Internet per accedere ad un’offerta incredibilmente variegata, capace di soddisfare gusti ed esigenze ben diversi.
A far la parte del leone, comunque, sono i cosiddetti casinò games, che ad oggi racchiudono il 43% del mercato totale e, soprattutto, hanno visto una crescita pari al 35% nel giro di un anno, secondo una tendenza che non accenna minimamente a cambiare, anzi pare riconfermarsi in modo identico, almeno stando ai risultati ottenuti anche nei primi mesi del 2017, con un tasso che va dal 22% nel mese di gennaio ad un massimo del 33%, registrato nel mese di maggio.

In media, infatti, un giocatore tende a spendere circa 50 euro al mese in casinò games, poker e scommesse sportive.
Fra tutti i giochi online, sono le slot-machine a convogliare il maggiore interesse da parte del pubblico: con la sua apparente semplicità, e con la grande quantità di versioni differenti previste dai vari siti, occupa il primo posto nella classifica di gradimento.
A giocare, comunque, sono sempre di più gli uomini di mezza età, appartenenti alla fascia tra i 25 e i 44 anni, mentre le donne appaiono ancora poco coinvolte dalla passione per l’azzardo, anche se questo dato sta subendo una certa inversione di tendenza, seppure lentamente.
Da dove provengono, infine, i giocatori? Stando alle ricerche effettuate dall’Osservatorio Nazionale sul Gioco d’Azzardo, le Regioni del Sud Italia, ed in particolar modo la Campania e la Sicilia, sono quelle più legate a scommesse e “macchinette”, seguite dal Nord Italia (Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna) e, in terza posizione, dalle località del Centro.
Insomma, da questi dati emerge un quadro piuttosto chiaro sul “giocatore tipo” e sulle sue preferenze in fatto di gioco, che le società del settore stanno cercando di sfruttare il più possibile: tutto ciò, unito alla recente normativa che regolarizza il gaming online, ha fatto sì che l’offerta legale abbia pressoché soppiantato quella illegale, arginando il fenomeno delle partite non autorizzate, che apporterebbe notevoli rischi anche e soprattutto ai gamers.
Il mercato legale, infatti, garantisce privacy, sicurezza e vincite adeguate, tutte cose che il mondo non regolarizzato non può assicurare: gli utenti, questo, lo sanno bene e hanno dimostrato, specialmente in questi ultimi anni, di preferire di gran lunga il rispetto delle regole.