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Il cane antidroga scopre che l’officina era in realtà un bazar della cocaina. 4mila euro di stupefacenti anche nei cestini dei rifiuti

Il blitz della Questura che aveva capito che qualcosa non andava. A supporto anche i vigili urbani
Pubblicato il 29 Giugno 2020

ASCOLI PICENO – Un uomo di 36 anni, che conduceva una vita apparentemente tranquilla, è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di traffico di stupefacenti grazie al fiuto di Ila, cane antidroga in forza alla Polizia Municipale di Ascoli Piceno. E’ accaduto la scorsa settimana, quando gli investigatori della locale Questura hanno chiuso il cerchio delle indagini avviate da tempo nei confronti del malvivente, dopo averne monitorato a lungo l’officina che, ormai da 15 anni, conduceva nella zona commerciale cittadina. I poliziotti della Squadra Mobile hanno trascorso giorni interi a studiare i movimenti dell’uomo, residente a Folignano, che con tanta scaltrezza mai era stato colto con le mani nel sacco. Ma quel via vai di persone che si fermavano da lui solo per pochi minuti, senza cambiare le gomme ma scambiandosi qualcosa tra le mani, non è passato inosservato. L’uomo era convinto di farla franca ma non poteva immaginare che quelli della Mobile sarebbero stati più furbi di lui, tant’è che al momento giusto i poliziotti si sono presentati presso la sua officina insiema a Ila, una femmina di pastore tedesco di due anni, addestrata a cercare droga anche nei posti più strani.

Ila e la sua conduttrice fanno parte della Polizia Municipale di Ascoli Piceno e sono stati addestrati a Nettuno, presso il Centro Addestramento Cinofili della Polizia di Stato, dopo aver frequentato un corso molto impegnativo, tant’è che al termine non tutti i partecipanti sono giudicati idonei per fare quel tipo di lavoro. Il fiuto del poliziotto a quattro zampe ha fatto centro, tant’è che gli investigatori hanno setacciato tutta l’officina, scovando la cocaina avvolta in cellophane e custodita dentro guanti in lattice, in un mobile porta medicinali, tra pile di pneumautici accatastati e perfino all’interno del cestino dei rifiuti. Ma c’è di più,
perché con il suo infallibile olfatto Ila ha incastrato il malvivente, permettendo agli investigatori di trattare il suo caso non come quello di un banale pusher, bensì di un incallito trafficante. Infatti, da un anfratto del bagno sono spuntati fuori un bilancino di precisione e un frullatore, lì nascosti dal delinquente per pesare la droga e prepararla in dosi, nonché miscelarla con sostanze da taglio. Dalla vendita al dettaglio di tutta quella roba, quasi 35 grammi di cocaina poi sequestrata dalla Squadra Mobile, l’uomo avrebbe potuto ricavare circa 4.000 euro, aggiungendoli così ai guadagni derivanti dall’attività di gommista. L’uomo è stato arrestato e messo a disposizione della Procura di Ascoli Piceno dai poliziotti della locale Questura, pronti a mettere a segno un’altra operazione antidroga, insieme al fiuto di Ila e alla sua conduttrice della Polizia Municipale.

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