SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Ballarin cade a pezzi. E non è un modo di dire. E’ forte la preoccupazione tra i residenti di via Morosini, al confine tra San Benedetto e Grottammare, per le condizioni in cui versa il vecchio impianto sportivo. Soprattutto per lo stato del cemento che riveste la parte esterna della Tribuna Ovest anche se, condizioni analoghe, si riscontrano anche sull’altro lato, quello del settore distinti. Da entrambi le parti, in terra, ci sono pezzi di calcinacci caduti dalla sporgenza che si crea nella parte più alta dei due muri.
Sporgenza dove ormai il ferro dell’armatura, è a vista e dove la copertura di cemento sembra quasi masticata dopo anni di abbandono. «Occorrerebbe tutta una serie di sopralluoghi – spiegano i residenti della zona – perché con quella situazione c’è il rischio che qualcuno possa davvero farsi male». Quei calcinacci in terra, d’altra parte, dovrebbero rappresentare un importante campanello d’allarme considerato il fatto che su entrambi i lati dell’ex “Fossa dei Leoni” corrono due strade, via Morosini ad Ovest e via Marchegiani ad Est, aperta al transito di auto, pedoni e ciclisti.
Le parti più a rischio sono quelle esterne della strada, dalla parte opposta rispetto ad attraversamenti pedonali e piste ciclabili ma sotto quel muro passano, ogni giorno, centinaia se non migliaia di autovetture ed un controllo andrebbe fatto. Andrebbe fatto, per la verità, anche relativamente ad altre situazioni. Sul fronte orientale, ad esempio, c’è una porta di ferro che porta il marchio dell’Enel e che è arrugginita, logorata dal tempo e dallo smog ed in parte anche sfondata. Così come sfondate sono alcune parti del muro che cinge lo stadio, sia sul lato Sud che su quello Ovest.