SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La chiusura dei reparti di cancelleria e cartoleria desta rabbia e amarezza nei genitori, che ogni giorno devono far fronte ai tanti compiti assegnati da professori e maestri, ma si ritrovano senza quaderni, penne, album F4 e articoli necessari per le attività didattiche.
“Questa mattina sono uscita apposta per comperare quaderni e penne a mio figlio dopo tre settimane che non mettevo il naso fuori da casa – racconta una mamma – e arrivata alla cassa mi è stato detto che non era possibile acquistarli, perché il Decreto Governativo non ha messo questi oggetti tra i beni necessari. Però c’era gente che usciva dal negozio con smalti e piante di fiori. Senza giudicare nessuno mi chiedo chi sia a decidere cosa sia realmente necessario e cosa no”.
“Ogni giorno le maestre assegnano i compiti, e noi non possiamo eseguirli, perché abbiamo terminato il materiale e i reparti sono chiusi – lamenta un altro genitori. Come mai la cartoleria e la cancelleria non sono considerati beni primari e necessari”.
“Volevo comprare dei colori e dei quaderni per i bambini, che le scorte stanno finendo – spiega un papà -, ma non mi è stato possibile. Siamo in preda alla follia più assoluta”.
Tante segnalazioni arrivano sull’argomento, e il sindaco Pasqualino Piunti, contattato telefonicamente, spiega che sta già lavorando per risolvere il problema. “So che hanno chiuso questi reparti – le parole del primo cittadino sambenedettese -. Abbiamo preso in carico il problema e insieme al Sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti abbiamo parlato mercoledì con il Prefetto per esporre la problematica. Abbiamo contattato anche i Dirigenti dei vari Isc cittadini. Appena ci saranno notizie certe saranno comunicate”.