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I femminicidi nelle Marche passano da 3 a 7 in un anno. “Una tendenza che non si riesce ad invertire”

I dati elencati dal procuratore generale della Corte di Appello di Ancona, Roberto Rossi. Nel Piceno gli arresti per violenza di genere sono stati 33
Pubblicato il 6 Dicembre 2023

Sono più che raddoppiati i femminicidi nelle Marche, che passano da 3 a 7 in un anno, mentre i procedimenti penali per stalking toccano quota 478 contro i 461 dell’anno precedente. Una tendenza che non si riesce ad invertire e definita dal procuratore generale della Corte di Appello di Ancona, Roberto Rossi, “preoccupante e allarmante perché non basta più la repressione, bisogna educare al rispetto degli altri”.

Rossi, nel presentare il report annuale sulla situazione del distretto Marche per i fenomeni ricompresi nella violenza di genere, ha osservato che per la prima c’è un aumento per queste forme di reato “nonostante una normativa severa e una azione repressiva”.

Ad eccezione di Urbino i femminicidi hanno riguardato tutte le altre Procure marchigiane. Nel circondario di Ancona risultano in crescita anche i reati di maltrattamento, da 351 a 379. Lo stalking, sempre tenendo nell’Anconetano, passa da 107 a 125 casi e si registrano ben 63 procedimenti per violenza sessuale.

“La donna è vista come una proprietà – ha osservato il procuratore Rossi – e nemmeno con pene pesantissime questa spinta subisce un freno. Va cambiata la mentalità”. Una riflessione è stata fatta sul caso di Giulia Cecchettin, la 22enne veneta uccisa dall’ex fidanzato, e di cui oggi sono stati celebrati i funerali a Padova. “Ha commosso il Paese – ha detto il pg – e c’è stata una presa di coscienza sul femminicidio che stava diventando una routine, tipico delle notizie reiterate e ripetute. Giulia ha risvegliato le coscienze. E’ utile dare un messaggio negativo su chi commette certi fatti”.

Sul fronte minori la Procura competente ha aperto 16 procedimenti penali a carico di minorenni per violenza sessuale, alcune anche di gruppo, e 20 procedimenti per pedofilia e pedopornografia a carico sempre di minorenni nei confronti di altri minorenni. “Un fenomeno trasversale” secondo Rossi, non necessariamente legato a situazioni di degrado, ma influenzato dai social network e internet “che non generano modelli di vita tra i migliori”.

Sul fronte delle misure cautelari, in materia di violenza di genere, questi i dati delle singole procure: Ancona 57, Ascoli Piceno 33, Fermo 57, Macerata 31, Pesaro 71, Urbino 33

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