Sono ventisette le persone sulla quali la Procura della Repubblica di Fermo ha acceso i riflettori per quanto riguarda i green pass falsi che sarebbero stati rilasciati dal medico grottammarese finito ai domiciliari alcune settimane fa. Tra loro ci sarebbero anche pazienti provenienti da fuori provincia e dal vicino Abruzzo. Tutti loro, in questi goirni, vengono ascoltati dagli inquirenti che sono al lavoro, sotto il coordinamento della dottoressa Eugenia Sinigallia, sostituto procuratore, per ricostruire con precisione come venissero organizzate la varie situazioni.
E la Procura è anche al lavoro per capire se il tutto avvenisse dietro pagamento di denaro oppure no. Quello che è certo è che le accuse che hanno portato il dottore ai domiciliari sono di peculato (aveva prelevato le dosi di vaccino per poi disfarsene)e di truffa ai danni dell’Asur.