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Eroina in Riviera, si costituisce il trentaduenne ricercato dell’operazione “Boxer”

Era irreperibile dallo scorso 11 dicembre quando la Squadra Mobile si presentò a casa sua senza trovarlo
Pubblicato il 7 Marzo 2019

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo la ragazza riacciuffata il 21 gennaio all’aeroporto di Pescara per l’operazione Boxer, ieri pomeriggio si è presentato infatti, insieme al suo avvocato, presso il Commissariato di San Benedetto, un trentaduenne che, nel frattempo, aveva saputo di essere ricercato; gli uomini della Squadra Mobile di Ascoli, in collaborazione con quelli del Commissariato, hanno eseguito l’ordine di custodia che dispone la misura degli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo di origini nordafricane.

L’uomo infatti era risultato irreperibile l’11 dicembre scorso quando la Squadra Mobile ascolana aveva bussato alla sua porta nell’ambito dell’esecuzione di 9 misure cautelari nei confronti di altrettante persone per reati inerenti lo spaccio di eroina a San Benedetto e dintorni. Che era all’estero, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria residenza a Massignano; sullo stesso il GIP di Ascoli Piceno, concordando con le conclusioni investigative della Procura della Repubblica e della Squadra Mobile, l’aveva ritenuto uno dei responsabili del traffico di eroina, che avveniva per lo più utilizzando alcuni spacciatori al dettaglio, già arrestati l’11 dicembre.

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