SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Si chiamava Sebastiano Vadini, il 34 anni, deceduto nelle scorse ore a causa di un malore improvviso che lo ha colpito nella sua abitazione di via Mentana, nel cuore del centro di San Benedetto.
Sebastiano era noto e benvoluto da tutti, un giovane uomo che lavorava come elettricista presso un’officina elettromeccanica della città di proprietà di un suo familiare. La sua figura è ricordata con affetto dai colleghi, dagli amici e dai familiari per la sua bontà d’animo e la sua estrema disponibilità. Era un ottimista, aveva il sorriso sulle labbra nonostante le numerose difficoltà che aveva dovuto affrontare.
Un paio di anni fa, Sebastiano aveva subito la perdita improvvisa del padre, Angelo, deceduto nella stessa abitazione di via Mentana. Questo evento aveva segnato profondamente la sua vita, ma nonostante il dolore, Sebastiano aveva continuato a mostrarsi forte e determinato.
La sua morte lascia un vuoto incolmabile non solo nei cuori della madre, dei fratelli e dei tanti amici che questa mattina hanno accolto la notizia con lacrime e sconforto, ma anche tra i tifosi rossoblù, di cui era un volto noto e stimato. La sua passione per il calcio e il suo impegno nella tifoseria lo avevano reso un punto di riferimento per molti.