ASCOLI PICENO. La comunità ascolana è in lutto per la scomparsa della professoressa Anna Maria Pepicelli, venuta a mancare all’età di 85 anni. La notizia della sua morte ha suscitato profonda commozione tra tutti coloro che l’hanno conosciuta e apprezzata.
Anna Maria Pepicelli, moglie del dottor Sergio Fabiani, stimato medico dell’ospedale Mazzoni e già primario del reparto di Neuropsichiatria, ha dedicato la sua vita all’insegnamento della musica. Sergio Fabiani, scomparso due anni fa, aveva condiviso con lei una profonda passione per la musica e il tennis, passioni che hanno trasmesso ai loro quattro figli.
Per molti anni, la professoressa Pepicelli (nella foto – Resto del Carlino) ha insegnato educazione musicale alla Scuola Media Massimo D’Azeglio e all’istituto musicale Gaspare Spontini. Conosciuta in tutta la città per la sua cordialità e il suo talento pedagogico, è riuscita a far amare la musica a generazioni di studenti, trasformando quella che spesso veniva considerata una “seconda ricreazione” in un’ora di scoperta e passione per i ritmi e i pentagrammi. Era in grado di catturare l’attenzione anche degli studenti più indisciplinati, presentando le opere di Bach, Beethoven e Chopin con un entusiasmo paragonabile a quello riservato ai brani rock più in voga.
La professoressa Pepicelli lascia un’eredità di amore per la musica nei suoi quattro figli: Livio, violoncellista dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese, Alberto, violinista, Maria, flautista e primo Flauto dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese, e Francesca, che dopo aver studiato pianoforte ha scelto la professione di psicologa. Anche i nipoti Leonardo e Alessandro hanno ereditato questa passione, con Alessandro, giovane pianista del Conservatorio ‘D’Annunzio’ di Pescara, già vincitore del Concorso Musicale ‘Ortona Città d’Arte’.
Si è spenta in modo tranquillo, quasi come se si fosse addormentata, lasciando un grande vuoto nei cuori dei suoi cari. I funerali della professoressa Anna Maria Pepicelli si terranno questa mattina alle 10 nella Cattedrale di Sant’Emidio.