Ha dell’assurdo quanto scoperto dai carabinieri che, nelle ultime ore, hanno arrestato un ventottenne di Sant’Omero con l’accusa di tentato omicidio. La vicenda risale a diverse settimane fa, alla notte tra il 26 e il 27 aprile quando il 118 fu chiamato ad intervenire in una stradina periferica di Sant’Egidio alla Vibrata, in seguito all’investimento di un trentanovenne ascolano. L’uomo era in gravi condizioni a causa delle lesioni patite, ed è stato soccorso dall’ambulanza e condotto presso l’ospedale di Sant’Omero dove, poco dopo, è stato raggiunto dai militari della Stazione Carabinieri di Sant’Egidio, accorsi per comprendere la dinamica del sinistro.
In questa circostanza la vittima ha riferito di essere stato investito in maniera accidentale da un’autovettura non meglio identificata la quale, dopo l’evento, si era data alla fuga. Gli ulteriori approfondimenti investigativi svolti nei giorni successivi all’incidente (in particolare l’audizione di alcuni cittadini residenti in zona che avevano assistito all’evento e l’acquisizione dei filmati di alcuni sistemi di videosorveglianza privati presenti in zona) hanno tuttavia consentito di accertare che la vittima aveva mentito agli inquirenti.
Infatti quello andato in scena a Sant’Egidio non era stato un investimento accidentale, bensì si era trattato di un vero e proprio tentativo di omicidio. In particolare l’autista dell’autovettura in questione, un pregiudicato ventottenne di Sant’Omero, al culmine di una lite per futili motivi avvenuta in strada con la vittima, aveva tentato per ben sette volte di investirla, riuscendo all’ultimo tentativo. Nelle ultime ore il Gip ha emesso Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere a carico dell’autore del tentato omicidio. I carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica hanno quindi proceduto a prenderlo e portarlo in carcere.