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Donna di 52 anni muore e dona gli organi. Espianto nella notte all’ospedale di San Benedetto

Il decesso è avvenuto in seguito ad una malattia neurodegenerativa. Ad operare èstata l'equipe del centro specializzato di Ancona
Pubblicato il 18 Gennaio 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Prelievo di organi, nella notte, al Madonna del Soccorso. A donare fegato e reni è stata una donna di 52 anni proveniente dal Fermano deceduta a causa di una malattia neurodegenerativa nel Reparto di Rianimazione dell’ospedale di San Benedetto. I familiari hanno acconsentito all’espianto degli organi che non sono stati toccati dalla malattia che purtroppo ha provocato la morte della cinquantaduenne.

Ad eseguire il delicato intervento di espianto è stata l’equipe chirurgica del Centro Trapianti di Ancona, con il supporto del personale del blocco operatorio di San Benedetto. Tutta la complessa organizzazione è stata curata dal personale della Ast (Azienda Sanitaria Territoriale) di Ascoli e San Benedetto, dal personale del Crt Marche di Ancona, (che coordina l’intero processo donazione-trapianto dall’alert donazione alla consegna dell’organo per trapianto), del Nitp di Milano, (Nord Italia Transplant program), dell’Anatomia Patologica dell’ospedale Mazzoni di Ascoli, il 118 di Ascoli e la Potes di San Benedetto e il personale sanitario del Madonna del Soccorso, con in testa il reparto di Rianimazione.

Uno degli ultimi espianti effettuati al Madonna del Soccorso è stato quello su Corrado Vitali, consigliere comunale di Palmiano, deceduto in seguito ad un improvviso malore.

Improvviso malore in casa. A 61 anni muore Corrado Vitali, consigliere comunale di Palmiano

La donazione

Come spiega l’Istituto Superiore della Sanità, la donazione degli organi è un atto gratuito, anonimo e solidale per restituire una vita piena a chi è in attesa di ricevere un trapianto, una terapia sicura e consolidata per la cura delle gravissime insufficienze d’organo. Nel 2021 sono stati eseguiti in Italia 3.778 trapianti, grazie alla generosità di 1.725 donatori; un dato che deve continuare a crescere per rispondere alle richieste dei circa 8.291 pazienti iscritti in lista di attesa (dato al 31 dicembre 2021).

Rispetto ai paesi europei con una popolazione paragonabile alla nostra, l’Italia si colloca al terzo posto, dopo Spagna e Francia, per numero di donatori di organi da cadavere; nella classifica europea, il nostro paese è davanti a Regno Unito e Germania (fonte dati: Newsletter Transplant 2021).

Le norme italiane in materia di donazione di organi e tessuti sono tra le più garantiste al mondo: la legge 29 dicembre 1993 n. 578 e il Decreto Ministeriale 11 aprile 2008 n. 136 introducono la netta separazione tra la determinazione della morte di un individuo e l’eventuale processo di donazione degli organi. Inoltre, il quadro normativo prevede un’ulteriore tutela: la commissione di medici che certifica la morte è indipendente da chi ha riscontrato lo stato di morte e diversa dall’équipe che eseguirà il prelievo e il trapianto.

Un’altra caratteristica del nostro sistema è la tracciabilità dell’intero processo di donazione e trapianto: è possibile, infatti, risalire in qualsiasi momento all’organo prelevato e a quello trapiantato attraverso il Sistema informativo trapianti, la banca dati del Ministero della Salute che raccoglie tutti i dati provenienti dagli ospedali e dai centri trapianto. La tracciabilità consente il controllo dell’attività di trapianto, garantendone la piena trasparenza. Per conoscere il complesso processo che porta alla donazione di organi e tessuti, è possibile consultare il sito: www.sceglididonare.it

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