SAN BENEDETTO DEL TRONTO • Per dieci giorni in giro senza mangiare quasi nulla. E’ quanto Luisa Talamonti ha raccontato, questa mattina, ai carabinieri della compagnia di San Benedetto che hanno voluto ascoltarla all’indomani del suo ritrovamento. La svolta è avvenuta nella giornata di sabato quando è riuscita a collegarsi ad internet da una ricevitoria di Amatrice riuscendo finalmente a sapere quello che stava accadendo in Riviera con la maratona di solidarietà intrapresa in suo favore dall’avvocato Raffaele De Chiara.
La scomparsa
La donna era scomparsa la mattina del 23 giugno. E’ andata nella sua edicola di Porto d’Ascoli dopodiché, con la sua auto, ha fatto perdere le proprie tracce. I parenti, allarmati, hanno segnalato la scomparsa alle forze dell’ordine che hanno iniziato a cercarla. Della donna e dell’auto, per giorni, non si è trovata traccia.
La nascita del comitato
E’ subito sembrato evidente che la scomparsa fosse legata ad un allontanamento volontario per motivazioni economiche. Per questo motivo, a poco più di 48 ore dalla scomparsa, l’avvocato Raffaele De Chiara, cliente dell’edicola e amico della Talamonti da oltre 15 anni, ha deciso di costituire un comitato che consentisse di riattivare l’esercizio commerciale.
L’interessamento dei media
I familiari hanno voluto mantenere alta l’attenzione su questa scomparsa tentando in ogni modo di far giungere a Luisa notizie della mobilitazione che c’era in Riviera. Così della vicenda si sono occupati il TgCom, Chi l’ha Visto e il Giallo della Settimana. Nonostante siano stati forniti precisi dati sull’auto, sulla targa e sull’abbigliamento della scomparsa per giorni non sono arrivate notizie di sorta né alcuna segnalazione.
La svolta
Luisa Talamonti era lungo l’appennino umbro-marchigiano. Sabato 2 luglio, dopo giorni trascorsi in auto nutrendosi quasi per nulla, ha raggiunto una ricevitoria di Amatrice dove si è collegata a internet ed ha scoperto tutta la maratona di solidarietà nei suoi confronti che era partita dalla Riviera.
L’avvistamento
Da quel momento ha deciso di farsi trovare. Così è rientrato nelle Marche ed ha iniziato a girare per le strade principali con l’auto. Per fare benzina, a Trisungo, si è fatta prestare 10 euro da una coppia di Amatrice. Alle 12 e 30 di sabato è arrivata una prima segnalazione ai carabinieri. Alle 13 del giorno successivo è giunta quella decisiva.
La corsa dei familiari e il ritrovamento
Quando si è stati certi che la donna avvistata era proprio lei, da San Benedetto sono partiti i familiari della cinquantunenne e numerosi amici che hanno iniziato a pattugliare tutta la zona. Alla fine alcuni conoscenti dei figli l’hanno trovata.
Il ritorno a casa
Luisa ha così potuto ritrovare il marito e i figli. Dopo essersi fermata alle terme di Acquasanta per riprendersi di tutte le giornata passate a vivere in macchina, è stata accompagnata al Mazzoni di Ascoli dove ha ricevuto tutte le cure del caso ed è stata sottoposta a tutti gli accertamenti. Quindi è tornata a casa.
Di seguito i ringraziamenti dei familiari della donna:
I familiari porgono vivissimi ed accorati ringraziamenti a tutti quanti, in questi giorni, hanno mostrato loro conforto ed affetto, contribuendo al felice epilogo della vicenda, pur nella consapevolezza delle difficoltà tuttora irrisolte da affrontare. Luisa è stata salvata dalla macchina della solidarietà, dei familiari, amici, di tutta la comunità locale e degli organi di informazione. In particolare ringraziano l’Avv Raffaele De Chiara che, prima con affetto e stima verso Luisa e poi come legale si è ininterrottamente prodigato con iniziative e suggerimenti, l’Arma dei Carabinieri, ed in particolare il Mar.a Gabriele Luciani, comandante della Stazione dei Carabinieri di Monteprandone; la Onlus “ASMO di VIVIANA CAMPANELLI”, per la preziosa collaborazione al reperimento dei fondi in suo favore .