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Da San Benedetto alla Puglia per fingersi prete. Ha anche ascoltato confessioni

E' stato smascherato dal Vescovo. Aveva celebrato l'Eucaristia
Pubblicato il 26 Gennaio 2019

Ha millantato di essere sacerdote, ingannando la comunità di Torremaggiore, località del foggiano. È quanto ha ammesso il vescovo della diocesi di San Severo, monsignor Giovanni Checchinato, che, dopo aver effettuato una serie di indagini, ha confermato che un uomo, residente a San Benedetto del Tronto ha mentito sulla sua identità di monaco e presbitero.

“L’uomo – si legge in una nota – carpendo la buona fede e traendo in inganno il parroco della chiesa parrocchiale di Santa Maria della Strada, ha dichiarato di essere monaco benedettino e prete. Inoltre è stato presentato come assistente spirituale nazionale dell’associazione “Laudato Sii”.

Visto e considerato che il 27 dicembre scorso ha simulato la celebrazione dell’Eucaristia nella parrocchia di Santa Maria della Strada a Torremaggiore ed ha ascoltato la confessione di alcuni fedeli, è incorso ‘ipso facto’ nella pena dell’Interdetto ‘latae sententiae’ e non potrà ricevere i sacramenti.

Il vescovo però ha approfondito la vicenda: prima ha contattato la Curia Generalizia dei Monaci Benedettini Sublacensi Cassinesi a Roma e la Curia Generalizia dei Monaci Benedettini Silvestrini sempre della capitale dove, tra l’altro, “il sedicente monaco ha detto di essere membro residente”. Quindi ha chiesto e ricevuto informazioni dalla Curia diocesana di San Benedetto del Tronto dove il falso sacerdote ha attualmente la residenza. Infine ha chiesto altre informazioni “sul suo presunto ruolo di assistente spirituale nazionale dell’associazione menzionata” giungendo “alla certezza morale della completa estraneità a tutte queste realtà e all’Ordine Sacro” dell’uomo.

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