In considerazione della crisi idrica che sta attraversando tutto il territorio del Piceno e del Fermano, Il sindaco Antonio Spazzafumo ha firmato un’ordinanza che vieta l’impiego dell’acqua potabile per utilizzi diversi da quelli igienici personali e potabili. La decisione, sollecitata anche dal Prefetto di Ascoli Piceno, è stata presa alla luce della situazione, con l’intento di garantire che il territorio continui a godere di sufficiente risorsa idrica senza ricorrere a razionamenti d’emergenza.
L’ordinanza, che è entrata in vigore il 29 giugno, indica esplicitamente tra le attività vietate l’impiego di acqua potabile per innaffiare orti, giardini, cortili, per pulire strade, marciapiedi e per il lavaggio di automezzi, pena una sanzione amministrativa. “È un provvedimento dovuto – ha detto il sindaco Antonio Spazzafumo – indispensabile per garantire ai residenti e agli ospiti la piena funzionalità del servizio. Con il cronicizzarsi nei periodi caldi della scarsità d’acqua, è necessario tutelare con ogni mezzo le scorte della preziosa risorsa. Ovviamente sono sicuro che la stragrande maggioranza delle persone è consapevole dell’importanza di comportamenti virtuosi, l’ordinanza è uno strumento importante per sanzionare chi continua ad ignorare la gravità della situazione che stiamo vivendo”.