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Criminalità organizzata, nelle Marche migliaia di operazioni finanziarie sospette

L'analisi della Direzione Investigativa Antimafia
Pubblicato il 27 Luglio 2017





ANCONA – Nella seconda metà del 2016 la Direzione Investigativa Antimafia ha svolto accertamenti su 4.923 operazioni finanziarie sospette nelle Marche segnalate dagli operatori abilitati. Sono verifiche che servono a prevenire e a stroncare l’utilizzo di denaro ‘sporco’ da parte del crimine organizzato.

Nella classifica italiana, contenuta nella relazione semestrale della Dia, le Marche si pongono al 13/o posto (2,01% sul totale di 244.972 operazioni sospette registrate). Da lauti bonifici a ordini o conti correnti ai versamenti in contanti, da prelevamenti allo sportello fino a assegni circolari, assegni agli addebiti per estinzione assegni: sono alcuni esempi di operazioni che, qualora sospette, vengono segnalate dagli operatori all’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia.

Poi vengono trasmesse alla Dia e al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza. Se viene rilevata attinenza con la criminalità organizzata, viene comunicata al Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.