Ecco cosa si rischia ad infrangere le regole presenti nel decreto del 9 marzo firmata dal presidente del consiglio Giuseppe Conte.
Dichiarare il falso nell’autocertificazione
Rappresenta un reato di falsa attestazione a pubblico ufficiale ed è punito anche con la reclusione (da uno a sei anni). Rappresenta inoltre una violazione alle leggi che impongono il divieto di spostarsi.
Accusare i sintomi da coronavirus e non mettersi in quarantena
Rischia una denuncia per tentate lesioni volontarie. Nel momento in cui la persona contagiata dovesse morire allora si potrebbe procedere con l’accusa di omicidio doloso
Essere positivi al test e non comunicarlo
Oltre all’accusa di tentate lesioni o lesioni (nel caso in cui si dovesse contagiare qualcuno) si procederebbe per omicidio volontario nel caso in cui il contagio dovesse portare ad un decesso. Quest’ultima parte ricalca, tra l’altro, quanto previsto dal codice penale per chi è consapevole di essere sieropositivo ma non avvisa il partner.