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Cocaina liquefatta, la prima volta che ne viene scoperto l’utilizzo in questo territorio

Si tratta della conferma della continua evoluzione delle strategie utilizzate dai gruppi criminali per eludere i controlli delle forze dell’ordine
Pubblicato il 11 Settembre 2024

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA. A Sant’Egidio alla Vibrata i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Teramo, in collaborazione con i militari della locale stazione dei Carabinieri, hanno condotto un’importante operazione antidroga. Nel corso di un servizio mirato a contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti, i militari hanno effettuato una perquisizione presso un’abitazione privata, scoprendo una tecnica di occultamento mai censita prima nel territorio.




Durante la perquisizione, oltre al proprietario dell’immobile, sono stati identificati altri due uomini, tutti di nazionalità italiana e con precedenti di polizia. La scoperta più significativa è avvenuta nello scantinato dell’abitazione, dove i Carabinieri hanno rinvenuto diversi materiali chimici utilizzati per il taglio e il camuffamento di sostanze stupefacenti. Inoltre, sono stati trovati quattro contenitori contenenti complessivamente 6 litri di un liquido che, secondo le prime ipotesi, risulterebbe essere cocaina.

Tecniche di occultamento sempre più sofisticate: cocaina allo stato liquido

Il materiale sequestrato comprendeva maschere e guanti per la manipolazione di prodotti chimici, a dimostrazione dell’elevato livello di preparazione e organizzazione degli indagati. La sostanza sequestrata si presentava inodore e incolore e non è risultata positiva ai controlli preliminari con narcotest speditivi. Tuttavia, i tecnici dell’Arta Abruzzo, intervenuti per un’analisi più approfondita, hanno confermato che il liquido conteneva effettivamente cocaina. Ulteriori accertamenti sono in corso per determinare la quantità esatta di sostanza disciolta nel liquido, e l’esito di tali esami sarà determinante per definire la posizione giudiziaria dei tre uomini coinvolti.

Ma cos’è la cocaina liquida e perché rappresenta una novità così rilevante? La cocaina, in questo caso, viene diluita in solventi, rendendone difficile l’individuazione per via dell’alterazione delle proprietà radiologiche. Una volta giunta a destinazione, la sostanza può essere riportata allo stato solido tramite un processo chimico inverso. Questa tecnica, sempre più adottata dai cartelli della droga, permette il trasporto di grandi quantità di stupefacente minimizzando il rischio di sequestro, anche se richiede un processo più complesso per la successiva vendita al dettaglio nelle piazze di spaccio.

Una scoperta senza precedenti per il territorio di Teramo

L’uso della cocaina liquida come tecnica di occultamento non era mai stato registrato prima nel territorio della provincia di Teramo. Si tratta della conferma della continua evoluzione delle strategie utilizzate dai gruppi criminali per eludere i controlli delle forze dell’ordine. Questa operazione dimostra l’efficacia dell’attività di prevenzione e contrasto portata avanti dai Carabinieri della provincia di Teramo, che rimangono costantemente vigili e attenti a intercettare qualsiasi attività criminosa legata al traffico di stupefacenti.

Parallelamente a queste operazioni, si registra un aumento delle segnalazioni amministrative per uso di stupefacenti, in particolare tra i giovani. Un segnale preoccupante che richiama l’attenzione sulla necessità di interventi mirati per la prevenzione e la sensibilizzazione, al fine di contrastare efficacemente il fenomeno della droga e tutelare la salute pubblica.