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Cimitero, ora il custode conta le persone in ingresso. E spuntano i furbetti del camposanto: “Entrano dalla zona degli uffici”

Critiche contro l'ordinanza del sindaco che si difende: "Tra funerali e personale ci sono tante altre persone"
Pubblicato il 6 Maggio 2020

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ andata meglio di lunedì ma, anche ieri, la situazione all’esterno del cimitero ha fatto registrare file e pericolo di assembramenti. Con la novità che, almeno nel pomeriggio (ieri c’era doppia apertura), sono spariti i biglietti per il turno di ingresso alla struttura. Continua a far discutere l’ordinanza firmata dal sindaco sull’orario limitato per entrare al camposanto e sul limite di ingresso per quindici persone alla volta. “Non ha senso in una struttura così grande dove ognuno, proprio per la vocazione di questo posto, sta per conto suo a curare la propria tomba e a pregarsi i suoi defunti” spiegava ieri pomeriggio un’anziana in fila in attesa di entrare.

E se al mattino era stata ritentata la strada dei biglietti segnaturno, al pomeriggio, sul cancello, c’era soltanto un custode che contava le teste che varcavano la soglia della porta di via dei Fenici per far rispettare la regole dei quindici visitatori alla volta. Tra l’altro è stata anche segnalata la situazione legata ad alcune persone che per evitare la fila e i limiti orari, ieri sarebbero entrati nella struttura da via Gemito, dalla zona dove insistono gli uffici e da dove è possibile entrare nella struttura accedendo all’ala settentrionale e da lì potersi poi spostare ovunque.

Il sindaco Piunti difende comunque la scelta parlando di un’organizzazione che è andata migliorandosi: “Il primo giorno poteva essere prevedibile che in molti si presentassero contemporaneamente al cancello – spiega – ma ora le cose sembrano essere migliorate. La scelta di limitare a 15 il numero degli accessi – spiega – è legata al fatto che l’area cimiteriale è quotidianamente luogo per lo svolgimento di funerali (per ciascuno dei quali deve essere già ammesso, per disposizione nazionale, un numero massimo di 15 persone), inumazioni, tumulazioni e vi accede anche il personale preposto a tutte le fasi delle numerose cremazioni che avvengono nel grande impianto di San Benedetto”.

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