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Chiamano da un numero simile a quello dei carabinieri e parlano di un problema in banca. Lei ci casca e fa un bonifico da 11mila euro

La vittima è un'insegnante di 64 anni. Ha scoperto cosa fosse accaduto realmente quando è entrata in caserma e ha parlato con i militari veri
Pubblicato il 13 Luglio 2024

TERAMO. Un’insegnante di 64 anni è stata vittima di una truffa telefonica che ha portato alla sottrazione di 11.000 euro. La donna ha ricevuto una chiamata da un numero molto simile a quello dei Carabinieri di Teramo, con un presunto ufficiale dell’arma che l’ha informata di una fuga di dati sensibili dai server della sua banca. Il finto ufficiale ha avvisato la vittima che sarebbe stata contattata a breve da un addetto della banca per ulteriori istruzioni. Poco dopo, la donna ha ricevuto una seconda telefonata, questa volta da un numero cellulare, da un individuo che si spacciava per un incaricato dell’istituto bancario.

Il falso addetto le ha spiegato che, per mettere in sicurezza il suo conto, avrebbe dovuto effettuare un bonifico istantaneo di 11.000 euro a un IBAN fornito, e successivamente recarsi in caserma per parlare con l’ufficiale dei Carabinieri.

L’insegnante, convinta della legittimità della richiesta, ha eseguito il bonifico e si è recata alla caserma dei Carabinieri di Teramo. Solo una volta arrivata lì ha capito di essere stata vittima di una truffa. I veri Carabinieri le hanno confermato che nessun ufficiale l’aveva contattata e che i truffatori avevano usato una tecnica chiamata “spoofing”. I militari si raccomandano alla cittadinanza, esortando tutti a prestare la massima attenzione di fronte a situazioni simili e a non divulgare informazioni sensibili al telefono.

Nessuno può lecitamente chiedere un bonifico o altre operazioni finanziarie tramite telefono. In caso di telefonate sospette, è fondamentale contattare immediatamente il 112 per denunciare l’accaduto e verificare la veridicità delle richieste. Meno di un mese fa, un tentativo di truffa simile è stato sventato a Roseto degli Abruzzi. In quel caso, la vittima designata aveva ricevuto chiamate analoghe ma, insospettita, non era caduta nella trappola.