ASCOLI PICENO. Un uomo di cinquant’anni è stato fermato ieri mattina all’ingresso del Palazzo di Giustizia di Ascoli Piceno durante i normali controlli di sicurezza.
Il cinquantenne si trovava lì per espletare una pratica, ma il suo tentativo di entrare nell’edificio è stato interrotto quando il metal detector ha segnalato la presenza di armi.
Il personale della sicurezza privata, addetto ai controlli all’entrata, ha prontamente fermato l’uomo, il quale aveva con sé due coltelli: uno appeso al portachiavi e l’altro nascosto in un borsello. L’uomo ha tentato di giustificare il possesso delle armi bianche, affermando che fossero necessarie per motivi di lavoro. Tuttavia, questa spiegazione non è stata sufficiente a evitare l’intervento delle forze dell’ordine.
Una volante della Questura è arrivata rapidamente sul posto, ha sequestrato i coltelli e ha proceduto a denunciare l’uomo per porto abusivo di arma da taglio.
Questo tipo di violazione è considerata grave, soprattutto in un luogo sensibile come il tribunale, dove le misure di sicurezza sono rigorose per garantire l’incolumità di tutti i presenti.
L’episodio mette in luce l’importanza dei controlli nei luoghi pubblici ad alta affluenza e la necessità di rispettare le normative vigenti riguardanti il possesso e il trasporto di armi, anche se per ragioni lavorative.