MONTALTO MARCHE – Imponente inchiesta sul caporalato in provincia di Ascoli. Se ne sta occupando la Procura della Repubblica da diverso tempo dopo una serie di indagini affidate ai carabinieri della stazione di Montalto Marche che hanno lavorato puntando i fari sull’operato di quasi trenta persone. Alcune di loro “procuravano” manodopera a basso costo mentre altri erano gli imprenditori che usufruivano di questi servizi. Al centro dell’inchiesta ci sono alcuni pakistani che vivono a cavallo tra il Piceno e il Fermano i quali, secondo le accuse, avevano messo in piedi una vera e propria realtà specializzata nel reclutamento di manodopera in condizioni di sfruttamento. Paghe assolutamente sproporzionate alla mole di lavoro messo in campo con livelli di sicurezza assolutamente non adeguati. Il giro di affari e di realtà coinvolte in questa inchiesta è norme a attraverso il territorio Piceno così come quello Fermano e il vicino Abruzzo. Secondo la Procura il fenomeno interessava azienza di Carassai, Montefiore dell’Aso, Ripatransone, Petritoli, Montalto delle Marche, Altidona, Santa Vittoria in Matenano, Monterubbiano, Cupra Marittima, Moresco, Ponzano di Fermo. Fra gli indagati ci sono anche imprenditori del settore agricolo sia della Riviera delle Palme che dell’entroterra Piceno e del Fermano.