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Caos al Ponterotto, viene allontanato dal bar e torna con una mannaia. Arriva la polizia e lui aggredisce pure gli agenti

Si tratta di un giovane marocchino che ora ha l'obbligo di dimora nel territorio comunale
Pubblicato il 8 Agosto 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Armato di una mannaia ha seminato il caos in un bar del Ponterotto. E’ quanto accaduto a San Benedetto all’esterno di un locale non distante dal cimitero dove un uomo di origini straniere e già noto alle forze dell’ordine, ha dato in escandescenze dopo una discussione con una donna e con suo fratello e con il titolare del locale in questione. L’uomo, on condizioni psicofisiche alterate, aveva infatti litigato pesantemente con la donna iniziando ad urlare e ad inveire contro di lei.

La situazione è degenerata talmente tanto che è intervenuto anche il fratello della ragazza nel tentativo di difendere la sorella e di mandare via l’extracomunitario che però non ha voluto saperne di calmarsi. A quel punto è intervenuto il titolare del bar che è  riuscito ad allontanarlo. L’uomo però, poco dopo, è tornato con una mannaia. Il titolare del locale è riuscito a chiuderlo fuori abbassando tempestivamente la serranda e ha chiamato la polizia.

Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato sambenedettese che lo hanno individuato mentre si stava nascondendo tra le auto in sosta nella vicina via della Pace. Alla vista degli Agenti, il giovane extracomunitario si è disfatto della mannaia lanciandola tra le auto in sosta. L’individuo in evidente stato di alterazione psicofisica, veniva raggiunto ed invitato più volte a desistere dal comportamento violento stante la sua palese intenzione di aggredire alcuni clienti nel frattempo rifugiatisi nel bar.

Notata la presenza della Polizia il giovane straniero, già conosciuto per i suoi numerosi trascorsi, si è avvicinato minacciosamente agli operatori spintonandoli al fine di eludere il controllo di Polizia. Con molte difficoltà e subendo lesioni personali dovute ai calci e pugni portati indiscriminatamente dall’esagitato, gli Agenti sonno riusciti ad immobilizzarlo al suolo apponendogli le manette di sicurezza.

Una volta bloccato, l’uomo, che aveva proferito minacce di morte verso i poliziotti, veniva accompagnato in Commissariato per il prosieguo dell’attività ma all’atto di entrare nell’autovettura di servizio, perseverando nel suo atteggiamento aggressivo, opponeva ferrea resistenza scalciando e sferrando pugni nel bieco tentativo di sfuggire agli Agenti che, con estrema pazienza tentavano di farlo salire a bordo dell’autovettura di servizio. Lo straniero, colpiva più volte con calci di inaudita violenza uno degli operatori di Polizia, che poi ha ricevuto una prognosi di 5 giorni,  fino a quando si riusciva a porlo all’interno dell’autovettura di servizio ove, durante il tragitto, colpiva ripetutamente le parti interne dell’abitacolo con calci e testate. In commissariato ha poi aggredito nuovamernte i poliziotti e danneggiato una porta lanciando minacce di morte contro i poliziotti e i loro familiari.

Nel frattempo, eseguendo un’accurata ispezione sul luogo del fermo, veniva rinvenuta una mannaia con lama in acciaio, poco prima occultata dallo straniero alla vista degli operatori di Polizia. Una volta in Commissariato il fermato veniva identificato trattandosi di un giovane marocchino, noto pregiudicato, gravato da numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio e contro la persona, in particolare emergeva una recente condanna alla pena di 10 mesi di reclusione per lesioni personali gravi scaturita da fatti analoghi a quelli in trattazione.

I fatti in questione risalgono al 27 febbraio 2021, allorquando lo stesso extracomunitario di origine nordafricana, dopo aver assunto bevande alcoliche sempre all’interno dello stesso Bar, uscendo dall’esercizio, incontrava 3 operai di nazionalità italiana e albanese con i quali iniziava un alterco; a seguito della discussione il prevenuto entrava nella sua abitazione sita nelle vicinanze e, impossessatosi di una grossa catena, usciva nuovamente in strada iniziando a colpire in modo scriteriato prima il furgone dei tre contendenti poi uno dei predetti cagionandogli ferite multiple alla testa dovute alla ostinata ferocia dimostrata anche dalle immagini acquisite nel corso delle indagini che immortalavano l’arrestato mentre colpiva ripetutamente la controparte nonostante fosse caduta a terra e quindi totalmente inerme provocando tracce di sangue finito anche sulle pareti delle case adiacenti.

L’uomo è stato arrestato perché ritenuto responsabile dei reati di resistenza a P.U. lesioni personali aggravate ed indagato in stato di libertà per porto di strumenti atti ad offendere. L’arresto è stato convalidato e ora l’uomo ha l’obbligo di dimora nel comune di San Benedetto con obbligo di permanenza notturna nella propria abitazione in attesa del Giudizio direttissimo.

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