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Attaccato a un treno tra Civitanova e Pescara, l’assurdo gesto di un diciottenne

Nel capoluogo abruzzese è stato notato da un ferroviere perché barcollava. E' stato fermato dalla Polfer e multato
Pubblicato il 9 Luglio 2024

Un giovane di 18 anni, residente nell’Anconetano, ha messo a rischio la propria vita per partecipare alla pericolosa sfida social del “train surfing”. Per ben 100 chilometri, il ragazzo è rimasto attaccato alla coda di un treno Intercity, il direttissimo Civitanova Marche-Pescara, mentre veniva ripreso per condividere la sua impresa sui social media. Un’azione sconsiderata che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche.

L’incidente, avvenuto circa venti giorni fa, è stato riportato dal Corriere Adriatico. Il giovane, che vive con la sua famiglia nell’Anconetano, ha iniziato la sua avventura a Civitanova, nel maceratese, agganciandosi alla coda del treno. Incredibilmente, è riuscito a mantenere la posizione per circa un’ora durante il tragitto.

Giunto a Pescara, in Abruzzo, il ragazzo ha finalmente deciso di scendere dal treno, ma era visibilmente provato. Un ferroviere lo ha notato barcollare e ha immediatamente lanciato l’allarme. I soccorsi sono stati chiamati sul posto e la polizia ferroviaria ha preso in custodia il giovane multandolo con una sanzione di 516 euro.

Le forze dell’ordine sono ora in allarme per il possibile effetto emulazione, poiché il video della pericolosa impresa potrebbe ispirare altri giovani a imitare il gesto. Non è la prima volta che accade in Italia; ci sono stati precedenti simili nel Nord, dove alcuni video di “train surfing” sono apparsi su YouTube. I partecipanti a questa pericolosa moda spesso indossano maschere e cappucci, e la sfida consiste nel rimanere sul tetto dei vagoni, camminare, saltare o, come nel caso del giovane anconetano, restare appesi il più a lungo possibile.

Questa moda mette in grave pericolo la vita di chi vi partecipa e sottolinea l’importanza di sensibilizzare i giovani sui rischi legati a queste sfide estreme, che possono facilmente trasformarsi in tragedie.