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Arrestato con due etti di hashish. La difesa: “Era una scorta personale”

Al ventiduenne ascolano sono stati revocati i domiciliari ma ha l'obbligo di presentarsi quotidianamente in caserma a firmare
Pubblicato il 17 Agosto 2024

MACERATA. Un giovane studente universitario di 22 anni, è stato coinvolto in un’indagine per presunto spaccio di stupefacenti a Macerata.




La vicenda ha avuto inizio quando una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile ha fermato il giovane durante un controllo di routine nella notte tra martedì e mercoledì, a Sforzacosta. Durante il controllo il giovane avrebbe cercato di nascondere qualcosa sotto il sedile della sua Alfa Romeo Giulietta, attirando l’attenzione dei carabinieri, che hanno deciso di approfondire la perquisizione.

Nell’auto è stata trovata una busta di cellophane contenente due panetti di hashish del peso complessivo di circa 200 grammi. Di fronte a questa scoperta, il ragazzo ha ammesso di avere altro stupefacente nascosto in casa, portando i carabinieri a sequestrare ulteriori 55 grammi di hashish, un bilancino di precisione, materiale per confezionare le dosi e 235 euro in contanti, somma ritenuta il ricavato dell’attività di spaccio.

In seguito all’arresto, il giovane è stato posto agli arresti domiciliari. Tuttavia, durante l’udienza di convalida tenutasi il giorno successivo, il suo avvocato, Antonio Talamonti, ha sostenuto che l’hashish sequestrato era destinato esclusivamente all’uso personale del ventiduenne e dei suoi amici, negando qualsiasi coinvolgimento in attività di spaccio.

Al termine dell’udienza, il giudice Daniela Bellesi ha convalidato l’arresto ma ha revocato i domiciliari, disponendo invece l’obbligo di presentarsi quotidianamente presso la caserma dei carabinieri di Macerata per firmare.