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Ancona, incidente sulla piattaforma Eni. Muore un operaio molisano. Il corpo recuperato con un mezzo telecomandato

Si tratta della Barbara F a 30 miglia dalla costa. La vittima è un molisano di 63 anni
Pubblicato il 5 Marzo 2019

ANCONA – Incidente su una piattaforma petrolifera dell’Eni al largo di Ancona: un operaio è morto e due persone sono rimaste ferite. Si tratta della piattaforma Barbara F a 30 miglia dalla costa di Ancona in acque internazionali. E’ tutto accaduto intorno alle 7 e 45 durante le operazioni di trasbordo di un bombolone di azoto, si è verificato il cedimento strutturale delle infrastrutture su cui era installata la gru di sollevamento. Tale cedimento ha comportato la caduta in mare della gru e della relativa cabina di comando, all’interno della quale vi era un dipendente ENI, un uomo di 63 anni il cui corpo è stato poi localizzato a 70 metri di profondità.

Il corpo dell’uomo, Egidio Benedetto, è stato recuperato poco prima delle 5 di mercoledì mattina con l’utilizzo di un Rov (Remotely Operated Vehicle – veicolo subacqueo filoguidato a controllo remoto) dei vigili del fuoco, giunto in zona operazioni nella tarda serata di martedì, e immediatamente trasbordato a bordo dellamotovedetta CP 861 della Guardia Costiera presente sul posto in assistenza alle operazioni di recupero.

Poche ore dopo è stata anche recuperata, e successivamente posta sotto sequestro dalla Guardia Costiera di Ancona, la parte di cabina di comando della gru caduta in mare nella giornata di ieri.

Dopo una riunione tra gli operatori del ROV della società Micooperi ed i tecnici della Guardia Costiera presenti a bordo della piattaforma, sono iniziate le operazioni di recupero del braccio della gru, del container caduto sulla coperta zona poppiera del Supply Vessel ALINN B, nonché della parte rimanente della cabina di comando.

Alle 14.30 sono state agganciate le infrastrutture della gru rimaste sommerse e si è dato inizio alle operazioni di recupero. Tali operazioni, rese difficoltose dall’elevata profondità cui la gru è precipitata, nonché al fine di garantire la sicurezza e la navigabilità del suddetto mezzo navale, hanno fatto protendere i tecnici verso la decisione di rimorchiare le infrastrutture sino al limite delle acque territoriali prospicenti il comune di Senigallia ove il battente d’acqua si riduce a circa 35/40 e l’immersione dei subacquei sarà più agevole e le operazioni di recupero possono essere effettuate in piena sicurezza.

Il convoglio è scortato dalla M/V CP 861 della Guardia Costiera e dal Rimorchiatore MISA della Società di Rimorchio Co.Rim.A. del porto di Ancona.

Le sigle sindacali FILT CGIL MARCHE – FIT CISL – UILTRASPORTI hanno indetto per la giornata di giovedì 15 minuti di astensione lavorativa (dalle ore 11.45 alle ore 12.00) ed il suono delle sirene delle navi presenti nel porto di Ancona in segno di lutto per la scomparsa del

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