SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il problema degli allagamenti continua a tenere banco nel quartiere Agraria e i residenti, con a capo Ercole Speca, lanciano l’allarme su una situazione che, ad ogni acquazzone, continuaa vedere il quartiere finire spesso e volentieri sott’acqua. «Non sarà sufficiente – spiega infatti lo stesso Speca che da tempo sta dialogando con gli uffici comunali – eseguire il lavoro di separazione delle acque chiare e scure per arginare un problema che ormai persiste da anni».
Per Speca l’intervento annunciato dal Comune e dalla Ciip non è infatti da ritenersi conclusivo: «Non risolverà il problema – dice – anche perché in questo modo si stanno procrastinando dei lavori che devono essere fatti da oltre 20 anni. E questo significa che anche dopo questo intervento ci ritroveremo con la strada nuovamente allagata alla prima bomba d’acqua e ci vedremo costretti a ricorrere ad altre sedi come preannunciato. A parole gli uffici comunali hanno promesso tempestività nell’inizio dei lavori ma ancora stiamo qui a scambiarci email per fare una trattativa che riteniamo inutile dal momento che sono stati i tecnici del municipio ad elencare i vari lavori da fare che, a quanto pare, ad oggi non servono più secondo quanto comunicato proprio dal Comune nelle scorse settimane».
Speca ha parlato con il presidente della Ciip Giacinto Alati e inviato varie comunicazioni al sindaco Spazzafumo chiedendo una celere soluzione al problema: «Dopo anni ci troviamo nelle stesse condizioni e il problema allagamenti rimane, come se non bastasse quello che abbiamo già subito. Con Alati sono riuscito a parlare, con il sindaco no. Basterebbe la posa in opera di tubi collegati al tombino di inizio via per risolvere tutto. Se si vuole tutto si può fare ci vuole la volontà di entrambi sia della Ciip che del Comune che si stanno rimpallando responsabilità e competenze». I residenti chiedono, in buona sostanza, un lavoro definitivo.