TERAMO. Un 36enne residente nella provincia di Teramo, che lavorava come docente per un progetto extrascolastico in una scuola di Pescara, è stato arrestato con l’accusa di aver abusato sessualmente di un quindicenne. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Pescara, che ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari, richiesta dalla Procura della Repubblica di Teramo e convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP).
L’uomo, coinvolto in un progetto artistico dedicato agli studenti, avrebbe instaurato una relazione manipolativa con il giovane, convincendolo che gli atti sessuali fossero essenziali per il suo successo futuro nel mondo dell’arte. All’inizio, né il personale della scuola né i genitori del ragazzo erano consapevoli degli abusi, ma il comportamento alterato del ragazzo e il suo crescente disagio in famiglia hanno portato i genitori a sospettare e denunciare il caso alle autorità.
Le indagini hanno mostrato che l’uomo adottava tecniche simili anche con altri minorenni coinvolti nello stesso programma didattico, utilizzando pretesti per manipolarli e abusarne. La pericolosità dell’indagato è stata determinata dai suoi metodi di adescamento, che hanno rivelato l’esistenza di altri possibili casi di abusi su minori.
L’inchiesta è partita dalla Procura di Pescara ma è stata trasferita a Teramo per competenza territoriale, raccogliendo prove significative e testimonianze che hanno portato all’arresto del sospettato. L’uomo aveva conquistato la fiducia del personale scolastico e dei giovani, manipolandoli in modo subdolo e ingannevole. Le indagini continuano per identificare altre possibili vittime all’interno dello stesso contesto educativo.