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San Benedetto, tensioni alla presentazione del libro dell’ex ministro Speranza. Si presentano i no-vax con striscioni e cartelli

In tanti all'interno del circolo Mare Bunazze per ascoltare l'esponente Dem che ha parlato di sanità sia territoriale che nazionale
Pubblicato il 16 Marzo 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Roberto Speranza a San Benedetto del Tronto. L’ex ministro della salute, nella mattinata di oggi (16 marzo), presso il Circolo Mare Bunazze, ha presentato il suo libro ‘Perché guariremo’.

L’autore ha dialogato con l’ex assessore Loredana Emili e l’ex sindaco di San Benedetto, Paolo Perazzoli. L’evento è stato organizzato dal club degli Incorreggibili Ottimisti, mentre l’area era presidiata dalla polizia del commissariato di San Benedetto con i carabinieri a supporto.

La presentazione

Tra il pubblico due persone che per protesta hanno assistito alla presentazione dando le spalle al tavolo del relatore

Speranza è stato accolto da un gruppo di cittadini che hanno contestato l’ex ministro della salute: le motivazioni della protesta erano legate alla gestione dell’emergenza pandemica, e in particolar modo al discorso dei vaccini. All’interno della sala, dov’è stato presentato il libro, un uomo e una donna hanno assistito all’evento dando le spalle a Speranza in segno di protesta.

La stessa presentazione è stata disturbata, a tratti, da alcune contestazioni: a tale proposito, Speranza ha chiesto più volte alla platea di non cadere nelle provocazioni e di seguire la presentazione del libro.

L’ex ministro, nel corso della sua discussione, ha esposto alcuni concetti legati ai nuovi modelli di sanità. ha parlato dell’esperienza del Covid e ha citato Papa Francesco. “Peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla”, la frase che il pontefice pronunciò davanti a una Piazza San Pietro completamente vuota durante la pandemia.

Speranza parla anche dell’emergenza urgenza negli ospedali, definendola una “Priorità vera. Io dico che sia giusto mettere più risorse e pagare meglio chi lavora nei pronto soccorso – dice l’ex ministro – Abbiamo iniziato a farlo ma bisogna fare di più. Se un cittadino ha un problema di salute, ma non trova la risposta sul territorio, dove deve andare? Per forza al pronto soccorso”. Lo stesso aggiunge. “I sanitari li abbiamo chiamati eroi a dicembre, ma sono stati costretti a scioperare. Non basta solo trattarli meglio, ma dobbiamo anche rafforzare il territorio”.

Le proteste

Il finale della presentazione è stato accompagnato da tensioni all’esterno della struttura dov’è avvenuta la presentazione del libro, con i manifestanti che verbalmente se la sono presa con l’ex ministro ma anche le forze dell’ordine e gli operatori della comunicazione.

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