MONSAMPOLO DEL TRONTO. Da parte dei genitori del nuovo Nido “La Casa dei Bambini” di Stella di Monsampolo del dottor Alessio Sperati, arriva l’intenzione di mettere in luce il disagio enorme venutosi a creare per la chiusura improvvisa del nido, imposta dai Servizi Territoriali ormai dal 24 ottobre scorso; lamentano in particolare “l’assoluta assenza di una comunicazione efficace e veritiera da parte dei Servizi stessi riguardo alle tempistiche di riapertura, impedendo così la prosecuzione del servizio pubblico”. A monte della vicenda ci sarebbe una mancata autorizzazione da parte del sindaco Narcisi, poi arrivata nelle ultime ore, che sarebbe legata ad un ritardo nelle comunicazioni tra lo sportello Suap del comune e l’Ambito Territoriale 21, comunicazioni relative ad alcune difformità tra la situazione reale e quanto contenuto nei documenti “ereditati” dall’attuale gestione dell’asilo.
Da più di un mese quindi le famiglie, che hanno anche avuto un colloquio con l’attuale Sindaco di Monsampolo Massimo Narcisi, hanno vissuto disagio per l’assenza di un servizio necessario. “Il sindaco – fanno sapere – aveva garantito che la riapertura sarebbe avvenuta a breve”.
I genitori sono sul piede di guerra e parlano di “atteggiamento di mancata comunicazione e soprattutto di chiarezza da parte dei vari enti del Servizio Territoriale e del Comune di Monsampolo” oltre che di “una totale mancanza di rispetto nei confronti di tutti i soggetti coinvolti: le famiglie si sono sentite prese in giro, non considerate e non ascoltate nelle loro esigenze, in difficoltà da un punto di vista organizzativo, mentale ed economico poiché, venuta meno una situazione stabile di supporto come quella del nido che garantisce loro sicurezza e serenità per i propri figli, hanno gestito la vicenda con grande fatica e senza avere una prospettiva temporale”.

Quello che è evidente è che l’intera equipe di educatori è stata stoppata nel suo lavoro a causa della chiusura, con la conseguente ricaduta sul fronte economico e psicologico di precarietà e mancata stabilità. “I protagonisti di questo disagio – continuano i genitori – sono stati i bambini che hanno interrotto improvvisamente il loro percorso di ambientamento nella nuova struttura con l’equipe di riferimento e ad oggi viene impedito loro di proseguire nei processi di socializzazione, individuazione e apprendimento che essi stessi stavano attivando e rafforzando grazie alla relazione tra pari e con gli educatori. Perdere tali occasioni di crescita a causa di falle del Sistema territoriale che dovrebbe in realtà supportarle e favorirle è davvero increscioso”.
Ieri pomeriggio, anche a seguito di sollecitazioni continue in mattinata da parte delle famiglie e dell’equipe attraverso telefonate e presenze in Comune, è giunta la comunicazione ufficiale del Sindaco per la riapertura certa avvenuta oggi: finalmente i bimbi potranno riprendere il loro percorso di crescita. “C’è da chiedersi però se il Primo Cittadino si sia reso conto di quanto danno abbia arrecato alle famiglie nel ritardare anche solo di ventiquattro ore la riapertura del servizio, di quanta fatica abbiano fatto i genitori nel trovare soluzioni alternative al nido soprattutto senza sapere quando si tornerà alla normalità. Tale inaffidabilità ha portato scontento, sfiducia, rabbia, fatica, frustrazione nell’animo di molti: si è tolta la serenità a molte famiglie, lavoratori, cittadini e non è giusto. Sui canali social si fanno post quasi in tempo reale inneggiano la gentilezza e i grandi successi comunali e ciò va benissimo, ma nella realtà non si è riusciti a trovare il tempo di una firma per una comunità di bambini e famiglie: questo va malissimo. Al di là dei famosi “tempi tecnici”, procedure, riunioni e verifiche, pec che i Servizi hanno fornito come uniche risposte alla richiesta di riaprire, al di là della rabbia e del disagio subito per più di un mese, con enorme gioia il nido “La Casa dei Bambini” oggi torna a funzionare e le famiglie saranno pronte a ripartire insieme per il bene dei loro figli”.