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Multe agli chalet per il salvamento in mare. Vertice in capitaneria con i balneari: “Regole uguali per tutti”

Il caso ha infiammato la coda della passata estate. L’obiettivo è quello di portare l’argomento ad un tavolo regionale, chiamato a ratificare regole che siano uguali per tutte e non differenti per ciascuna realtà. Il 9 febbraio incontro tra balneari e Comune sulla Bolkestein
Pubblicato il 30 Gennaio 2024

Salvataggio in mare, incontro dopo le multe della Capitaneria

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Martedì mattina si è tenuto un incontro tra Capitaneria di Porto, associazioni di categoria e i rappresentanti dei comuni di San Benedetto, Grottammare e Cupra. E’ stata una riunione finalizzata ad affrontare il tema del servizio di salvataggio in mare, con le decisioni in merito che andranno prese nei prossimi mesi.

L’obiettivo, pertanto, è quello di portare l’argomento ad un tavolo regionale, chiamato a ratificare regole che siano uguali per tutte e non differenti per ciascuna realtà.

La questione ha infiammato la coda della passata estate, quando l’allungamento della stagione balneare fino al primo ottobre promosso dalla Regione Marche generò parecchie polemiche proprio per via della sospensione del servizio di salvataggio, che si era interrotto agli inizi di settembre.

I concessionari avevano posto il cartello di avviso, ma ciò non era bastato per evitare le contestazioni, in quanto la presenza di ombrelloni, sdraio e lettini prevedevano – secondo la Capitaneria – l’automatica garanzia del servizio del controllo del mare.

In brevissimo tempo molti chalet avviarono lo smantellamento di lettini e ombrelloni in seguito alla notizia di prime sanzioni che erano state elevate ad alcuni stabilimenti. Nei giorni successivi, invece, andò in scena un confronto istituzionale. Tra il sindaco Spazzafumo, la comandante Alessandra Di Maglio e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Andrea Assenti.

“La disciplina della sicurezza della balneazione è di esclusiva competenza dell’Autorità Marittima e l’ordine della Guardia Costiera di dotare lo stabilimento balneare di un bagnino ed assicurarne la presenza non riguarda l’uso del demanio marittimo, né la tutela degli interessi pubblici ad esso legati, bensì la sicurezza e l’incolumità dei bagnanti”, fu il concetto primario prodotto dal summit.

Caso Bolkestein

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Nel frattempo, sempre i balneari hanno ottenuto la garanzia di un faccia a faccia il 9 febbraio con l’amministrazione comunale, a proposito della vicenda Bolkestein. Un appuntamento invocato sabato in assise dal presidente dell’Itb, Giuseppe Ricci. Aveva alzato la voce al termine della discussione dell’interrogazione presentata da Paolo Canducci, col capogruppo dei Verdi che chiedeva spiegazioni sulla proroga al 31 dicembre 2024.

Una proroga concessa dall’ente agli attuali gestori delle concessioni demaniali. “Sarebbe bastato iniziare le procedure di gara, specificando che le assegnazioni ci sarebbero state in autunno o in inverno”, aveva osservato Canducci.

“In questo modo i balneari avrebbero avuto la stagione assicurata. Facendo così si dà l’idea che si possa saltare la Bolkestein. Una recentissima sentenza apre uno spiraglio per il riconoscimento di un indennizzo agli attuali gestori. Si dovrebbe piuttosto lottare affinché il governo fissi i criteri per l’indennizzo”.