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E’ morto a Kiev il sambenedettese Massimiliano Galletti. Aveva 59 anni

La notizia è arrivata oggi dall'ambasciata. Lavorava in Comune, era il padrone del cane folgorato in via Giovanni XXIII
Pubblicato il 30 Ottobre 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Massimiliano Galletti, 59 anni, dipendente del Comune di San Benedetto del Tronto, è morto in circostanze ancora da chiarire nella capitale ucraina, Kiev.




La notizia del decesso, avvenuto il 28 ottobre, è stata comunicata al Comune e alle autorità dall’Ambasciata italiana in Ucraina, che ha confermato l’evento e sta collaborando per ottenere maggiori dettagli sulle dinamiche che hanno portato alla tragica scomparsa.

Da alcuni giorni, non si avevano più notizie di Galletti, e i familiari, preoccupati per la mancanza di contatti, avevano sporto denuncia di scomparsa.

L’uomo si trovava in Ucraina da alcuni mesi, presumibilmente impegnato in attività di supporto alla popolazione locale per motivi umanitari, anche se le esatte ragioni della sua presenza nel Paese non sono state ancora ufficialmente confermate.

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La notizia ha lasciato sgomenta la comunità di San Benedetto, dove Galletti era noto non solo per la sua attività lavorativa, ma anche per un tragico evento personale di cui era stato protagonista pochi anni fa: il suo cane rimase folgorato su un tombino elettrificato in via Giovanni XXIII, un episodio che scosse profondamente il quartiere.

Galletti, impegnato in prima linea nei servizi di Protezione Civile, lascia la moglie e una figlia. La comunità attende ulteriori dettagli per comprendere appieno cosa sia successo in Ucraina e per dare l’ultimo saluto a un uomo il cui spirito di solidarietà sembra averlo portato lontano, fino a Kiev, a sostegno di un popolo in difficoltà.