ASCOLI PICENO. Si è aperta ad Ascoli l’udienza preliminare sul caso della morte di Alessandro Cannella, avvenuta il 16 ottobre 2021 nel reparto di rianimazione dell’ospedale Mazzoni.
Sette medici dell’ospedale sono accusati di omicidio colposo per presunte responsabilità nella gestione del paziente, sottoposto a un intervento chirurgico complesso solo poche settimane prima del decesso. Come riporta Il Resto del Carlino di oggi durante l’udienza, i legali dell’Azienda Sanitaria di Ascoli hanno sollevato una questione di competenza territoriale, affermando che il caso dovrebbe essere esaminato dall’AST di Ancona, dato che, all’epoca dei fatti, la sanità marchigiana era ancora gestita dall’ASUR.
Nel processo, oltre all’accusa, si sono costituiti parte civile i familiari della vittima – la madre, la moglie, il figlio e la sorella – assistiti dall’avvocato Davide Aliberti.
L’avvocato si è associato alla richiesta del legale Mauro Gionni, che rappresenta l’Azienda Sanitaria Territoriale, per chiarire le responsabilità nella catena degli eventi che hanno portato alla morte del paziente.
Alessandro Cannella, 52 anni, era stato ricoverato all’ospedale Mazzoni per un intervento chirurgico il 30 agosto 2021, finalizzato all’asportazione di una doppia neoplasia neuroendocrina.
Le complicazioni hanno portato al decesso avvenuto il 16 ottobre, presumibilmente a causa di un’emorragia cerebrale associata a uno stato di shock multifattoriale.