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Tassa di soggiorno Ascoli Piceno: dal 1° aprile 2025 una nuova misura per il turismo

Tassa di soggiorno Ascoli Piceno, le somme incassate saranno reinvestite per il miglioramento del settore turistico
Pubblicato il 28 Dicembre 2024

Tassa di soggiorno Ascoli Piceno si parte il 1° aprile 2025, segnando una svolta importante per il settore turistico e la valorizzazione del patrimonio culturale della città.



La decisione, già approvata dalla giunta comunale, sarà sottoposta al consiglio comunale per il voto finale il 30 dicembre.

Questa iniziativa mira a rafforzare le risorse destinate al turismo, ai beni culturali e ai servizi pubblici, attraverso un’imposta che coinvolgerà tutti i non residenti che pernotteranno nella città di Ascoli.


Come funziona la tassa di soggiorno ad Ascoli Piceno

tassa di soggiorno ascoli piceno

L’imposta sarà applicata a chi soggiornerà in qualsiasi struttura ricettiva della città, incluse:

  • Hotel,
  • Bed & Breakfast,
  • Immobili affittati per uso abitativo fino a 30 giorni.

La tariffa, determinata dalla giunta comunale e calibrata secondo la normativa regionale, varierà in base alla tipologia della struttura ricettiva e potrà raggiungere un massimo di 5 euro per notte. Tuttavia, sarà applicata per un massimo di cinque notti consecutive: dal sesto pernottamento in poi, non sarà più dovuta.

Esenzioni previste

Sono esentati dal pagamento della tassa di soggiorno Ascoli Piceno:

  • Minori di 14 anni,
  • Malati che devono effettuare visite mediche, cure o terapie in day hospital,
  • Accompagnatori di degenti ricoverati o di persone con handicap grave certificato,
  • Volontari in caso di calamità,
  • Autisti di autobus turistici e accompagnatori,
  • Personale delle forze armate e della polizia.

Gestione dell’imposta: responsabilità dei gestori delle strutture ricettive

I gestori delle strutture ricettive avranno il compito di raccogliere la tassa dai loro ospiti e di versarla al Comune di Ascoli Piceno. Questa responsabilità è stata assegnata per semplificare la gestione amministrativa e garantire la regolarità degli incassi.


Dove saranno investiti i fondi raccolti

Le risorse derivanti dalla tassa di soggiorno Ascoli Piceno saranno reinvestite per il miglioramento del settore turistico e per la valorizzazione del patrimonio cittadino. In particolare, saranno destinate a:

  • Interventi di manutenzione, recupero e fruizione dei beni culturali e ambientali,
  • Sostegno alle strutture ricettive,
  • Potenziamento dei servizi pubblici e dell’accoglienza turistica.

Questo approccio garantirà che la tassa abbia un impatto positivo diretto sulla qualità dell’esperienza dei visitatori, migliorando al contempo le infrastrutture e i servizi locali.


Obiettivi della tassa di soggiorno ad Ascoli Piceno

Con questa misura, il Comune di Ascoli Piceno punta a:

  1. Incrementare le risorse per la valorizzazione culturale e turistica,
  2. Offrire servizi pubblici migliori sia ai residenti sia ai turisti,
  3. Rendere la città sempre più attraente come destinazione turistica, rafforzando il ruolo del turismo come motore di sviluppo economico e sociale.

La tassa di soggiorno ad Ascoli Piceno rappresenta una scelta strategica per sostenere e promuovere il territorio, con l’obiettivo di preservare il suo ricco patrimonio storico e culturale e di garantire un’accoglienza di qualità ai visitatori.

Che cos’è la tassa di soggiorno?

La tassa di soggiorno è un tributo locale applicato ai turisti che soggiornano in strutture ricettive, come hotel, bed & breakfast, agriturismi, campeggi e altre tipologie di alloggio. Questo tributo è stato introdotto in Italia con il Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011, nell’ambito delle misure di autonomia finanziaria dei comuni.

L’obiettivo principale della tassa di soggiorno è finanziare interventi di manutenzione, gestione e sviluppo delle città, in particolare per migliorare i servizi turistici e preservare il patrimonio culturale e ambientale. I proventi raccolti attraverso questa tassa vengono infatti destinati ai comuni per sostenere l’offerta turistica e promuovere il territorio.

Come funziona la tassa di soggiorno?

La tassa di soggiorno viene calcolata in base a vari parametri, tra cui:

  1. La categoria della struttura ricettiva: hotel di lusso e strutture di alta categoria spesso applicano una tassa più alta rispetto a strutture economiche.
  2. Il numero di notti: solitamente si paga una tariffa per ogni notte di soggiorno, fino a un limite massimo stabilito dal comune.
  3. La stagionalità: in alcune località, la tassa può variare in base alla stagione turistica, con tariffe più alte durante i periodi di alta stagione.
  4. Età e categorie di esenzione: bambini sotto una certa età, residenti e altre categorie specifiche possono essere esentati dal pagamento.

Ogni comune stabilisce autonomamente l’importo della tassa di soggiorno, entro limiti fissati dalla legge nazionale. Ad esempio, la tariffa può variare da pochi centesimi a diversi euro per notte e per persona, a seconda della località e del tipo di struttura.

Chi deve pagare la tassa di soggiorno?

La tassa di soggiorno è a carico degli ospiti che pernottano nella struttura ricettiva. L’importo viene generalmente aggiunto al costo complessivo del soggiorno e pagato al momento del check-out. Gli albergatori e i gestori delle strutture sono responsabili per la riscossione della tassa e per il suo successivo versamento al comune.


Critiche e benefici della tassa di soggiorno

La tassa di soggiorno è spesso al centro di dibattiti. Tra i principali benefici vi sono:

  • Maggiori risorse per migliorare i servizi turistici e infrastrutturali.
  • Promozione e tutela del patrimonio culturale e naturale.

Tuttavia, non mancano le critiche, in particolare da parte di operatori del settore turistico, che temono che il costo aggiuntivo possa scoraggiare i turisti, soprattutto nelle località con tariffe elevate.

Conclusione

La tassa di soggiorno rappresenta uno strumento importante per i comuni italiani per finanziare il turismo e migliorare i servizi locali. Tuttavia, è fondamentale che venga gestita in modo trasparente e che i fondi raccolti siano effettivamente utilizzati per il beneficio dei turisti e delle comunità locali. I viaggiatori, dal canto loro, devono essere informati in anticipo su eventuali costi aggiuntivi per pianificare al meglio il proprio soggiorno.