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Striscione antifascista, Anzalone (FdI): «Solidarietà alle Forze dell’Ordine, attacco sui social inaccettabile»

Il coordinatore comunale di Fratelli d'Italia difende l'operato della polizia locale: «Controllo tecnico, nessun intento politico»
Pubblicato il 26 Aprile 2025



ASCOLI PICENO. Nella polemica nata attorno alla vicenda dello striscione antifascista esposto da Lorenza Roiati, titolare di un panificio ad Ascoli Piceno, arriva la presa di posizione del coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Simone Anzalone. In una nota Anzalone esprime «piena solidarietà alle Forze dell’Ordine oggetto di una faziosa strumentalizzazione e grave aggressione sui social solo per aver fatto il proprio lavoro».

Il coordinatore sottolinea che «nessuno ha tolto lo striscione o ha multato la fornaia», spiegando che gli agenti «hanno solo fatto un controllo dopo aver ricevuto una segnalazione, in pratica: il proprio dovere». Inoltre, «considerata la situazione e i contenuti, hanno chiuso un occhio sull’irregolarità formale dello striscione».

Anzalone condanna «ogni forma di delegittimazione nei confronti di chi garantisce la sicurezza e il rispetto delle regole», ricordando che «quando viene esposto uno striscione, soprattutto a seguito di segnalazioni, le Forze dell’Ordine effettuano una verifica: se offensivo, ne dispongono la rimozione; se non offensivo, identificano i responsabili senza imporre la rimozione».

Il coordinatore ribadisce che «l’attività di controllo svolta dalle Forze dell’Ordine non ha mai natura politica, ma esclusivamente tecnica e amministrativa», lodando il personale che ha agito «con la massima linearità e professionalità nel pieno rispetto della normativa e della persona altrui».

Infine, Anzalone esprime «piena solidarietà anche alla città di Ascoli Piceno», definita «aperta e inclusiva a prescindere da ogni forma di strumentalizzazione», e manifesta «preoccupazione» per il clima di odio che, a suo avviso, «fomenta ideologie faziose contro chi indossa una divisa». Conclude osservando che «per fortuna questi personaggi sono all’opposizione in città, in Regione e in Parlamento».