ASCOLI PICENO. Un uomo di 53 anni, originario del Belgio ma residente ad Ascoli Piceno, è stato nuovamente arrestato per aver violato il divieto di comunicare con la vittima, un noto ristoratore ascolano.
Lo riporta Il Resto del Carlino di oggi. La misura cautelare è stata aggravata dopo che l’uomo ha continuato a mostrare comportamenti minacciosi nonostante la sentenza di condanna emessa lo scorso novembre, che lo aveva visto imputato per stalking, danneggiamento, minaccia e violenza privata.
L’uomo aveva già ricevuto una condanna a un anno, un mese e dieci giorni di reclusione. Tuttavia, ha continuato a perseguitare il ristoratore, pubblicando messaggi intimidatori sul proprio profilo Facebook. Secondo il giudice, i contenuti erano chiaramente riferiti al processo e indirizzati alla vittima. Queste azioni hanno rappresentato una palese violazione delle disposizioni del tribunale, che gli avevano imposto di non entrare in contatto con la vittima, nemmeno attraverso piattaforme digitali.
L’origine della vicenda
Il conflitto ebbe inizio il 7 gennaio 2024, quando il ristoratore denunciò una serie di atti vandalici ai danni del proprio locale. Stando alla testimonianza fornita alla polizia, il giorno precedente un dipendente lo aveva avvisato di gravi danni al ristorante: una stufa a legna posizionata all’esterno era stata distrutta, la porta d’ingresso forzata, e diversi oggetti all’interno, tra cui funghi riscaldanti, sedie, bicchieri e un vetro termico di un’altra stufa, erano stati danneggiati.
La situazione si aggravò ulteriormente quando il ristoratore si recò al locale per verificare i danni. Durante il tragitto, rischiò di essere coinvolto in un incidente con un’auto che sembrava intenzionata a puntarlo deliberatamente. Inseguita la vettura, il ristoratore riconobbe il 53enne, che scese dal veicolo e iniziò a minacciarlo, colpendo la sua auto con calci.
Spaventato dalla situazione, il ristoratore preferì allontanarsi, ma venne seguito. Le telecamere di sicurezza del locale successivamente confermarono che l’uomo era l’autore dei danneggiamenti.
Le intimidazioni continuano
A partire da febbraio 2024, l’uomo intensificò le sue azioni intimidatorie. Le minacce si susseguirono sia di persona che attraverso Facebook, dove pubblicò ripetutamente post contro il ristoratore. Nonostante la condanna ricevuta a novembre, l’uomo non si fermò e continuò a infrangere le disposizioni legali.
Alla luce di questi nuovi episodi, il giudice ha ritenuto necessario aggravare la misura cautelare, disponendo il ritorno in carcere per l’uomo. La decisione mira a tutelare la vittima e a fermare una spirale di violenza e minacce che, nonostante i precedenti interventi della giustizia, non sembra essersi arrestata.