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Sorpresa Termoli, vince ad Ascoli. L’Atletico sbaglia anche dal dischetto

Segnano Zammarchi e Colarelli per i molisani. Minicucci illude con il temporaneo 1 a 1
Pubblicato il 15 Dicembre 2024




Un pomeriggio dal sapore amaro per l’Atletico Ascoli, che incappa in una sorprendente sconfitta casalinga contro un Termoli coriaceo e determinato. La formazione ospite, presentatasi con soli sedici effettivi e senza operare sostituzioni durante i 90 minuti, è riuscita a strappare una vittoria preziosa e inaspettata, bissando il successo dello scorso anno, ma con un significato del tutto nuovo. Alla guida del Termoli, il neo tecnico Mosconi, con soli due giorni di allenamento, ha orchestrato un autentico capolavoro tattico.

La gara: Termoli cinico, Atletico sprecone

La partita si apre con il Termoli che dimostra subito di voler fare sul serio. Dopo appena tre minuti Zammarchi scalda i guanti di Galbiati, preludio al gol che arriva al 10’. È ancora Zammarchi, su assist di Colaretti, a fulminare la difesa locale con un preciso diagonale. Le proteste dell’Atletico per un possibile fuorigioco non cambiano il verdetto: 0-1.

I padroni di casa reagiscono, ma la fortuna non è dalla loro parte. Minicucci, motore instancabile del centrocampo, ispira Maio e Ciabuschi, ma le loro conclusioni trovano sempre un attento Palombo o si infrangono contro la traversa, come nel caso del colpo di testa di Ciabuschi. L’occasione più ghiotta arriva al 36’, quando Scimia viene steso in area: l’arbitro assegna un rigore netto. Maio si incarica della battuta, ma Palombo, autentico eroe di giornata, intuisce e neutralizza il penalty.

Ripresa: reazione Atletico, ma il Termoli non molla

Il secondo tempo si apre con l’Atletico deciso a ribaltare il risultato. Dopo appena tre minuti arriva il pareggio: un fallo di mano in area del Termoli regala il secondo rigore di giornata ai bianconeri. Stavolta Minicucci non sbaglia e spiazza Palombo, portando il risultato sull’1-1.

L’illusione del pareggio dura però poco. Al 16’ Colaretti, classe 2004 e autore dell’assist per il primo gol, firma un capolavoro su punizione dai trenta metri, infilando il pallone all’incrocio e riportando avanti il Termoli. Una prodezza che gela il “Don Mauro Bartolini” e certifica la giornata di grazia dei giallorossi.

Assalti finali e delusione bianconera

L’Atletico prova il tutto per tutto. Seccardini inserisce forze fresche e la pressione dei padroni di casa aumenta. Baraboglia sfiora il palo con un colpo di testa, mentre Maio continua il suo pomeriggio difficile, sprecando una ghiotta occasione dall’interno dell’area. Al 43’ l’ultima grande chance capita sui piedi di Traini, ma il suo colpo di testa su cross di Mazzarani termina a pochi centimetri dall’incrocio dei pali.

Il triplice fischio sancisce una vittoria storica per il Termoli, che si impone con cuore, compattezza e un’organizzazione impeccabile. Per l’Atletico Ascoli, invece, è la terza partita consecutiva senza vittorie in casa, un campanello d’allarme per una squadra che fatica a ritrovare brillantezza.

Prospettive e riflessioni

La vittoria rilancia le ambizioni del Termoli e regala entusiasmo alla squadra di Mosconi, capace di compiere un’autentica impresa con una rosa ridotta all’osso. Per l’Atletico Ascoli, invece, è tempo di riflessione: l’incapacità di concretizzare le tante occasioni create e le difficoltà nella fase difensiva rischiano di compromettere il cammino di una squadra costruita per obiettivi ambiziosi.

Le formazioni

ATL.ASCOLI : Galbiati; Camilloni (23’st Baraboglia), D’Alessandro (36’st Traini), Mazzarani; Severini (23’st Mengani), Minicucci, Vechiarello, Scimia (23’st Clerici), Antoniazzi (31’st Loretucci); Maio, Ciabuschi.
A disposizione: Canullo, Alborino, Olivieri, Ceccarelli, Loretucci.
Allenatore: Simone Seccardini.

TERMOLI : Palombo; Hutsol, Esposito, Hysaj; Allegretti, Diakhate, Galdean, Biaggi Colarelli; Ricci, Zammarchi.
A disposizione: Russo, Tracchia, Sicignano, Ndao, Galdo.
Allenatore: Andrea Mosconi.
ARBITRO: Matteo Cavancini di Lanciano.
ASSISTENTI: Francesco Minerva di Lecce e Fabio Santo di Barletta.
RETI: 10’pt Zammarchi, 5’st rig. Minicucci, 16’st Colarelli
NOTE: Ammoniti: Biaggi, Hysaj, Severini, Clerici. Angoli: 5-1. Recuperi: 1’pt-5’st.