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Seccardini: “Samb squadra più forte del campionato. Ma l’Atletico non esce ridimensionato”

L'allenatore dei bianconeri: "Questo non era un derby. Faccio i complimenti ai rossoblu, meritano i punti che hanno conquistato fino a ora"
Pubblicato il 5 Gennaio 2025

di Davide Balestra

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. L’Atletico Ascoli cade allo stadio Riviera delle Palme: i bianconeri perdono 4-0 contro la Sambenedettese, che nel frattempo allunga su L’Aquila, seconda in classifica. “Un risultato roboante”, lo definisce così l’allenatore Simone Seccardini. “Ma abbiamo fatto ciò che doveva esser fatto. Non usciamo ridimensionati o rammaricati. Faccio i complimenti alla Samb che merita i numeri che ha, messi in campo da luglio”.



La Samb ha inaugurato il nuovo anno con una vittoria. “A oggi è la squadra nettamente più forte del campionato. Ho visto una gara vera, noi abbiamo giocato come sappiamo. Rammarico? Di non aver fatto gol. Ma avere giocatori come Eusepi, Guadalupi, Candellori e Gennari che reggono il peso di una città aiuta tanto. La qualità di caricare la squadra nei momenti di difficoltà”. E aggiunge. “Una giornata come quella di oggi ci inorgoglisce. Non nei numeri o nella classifica, chiaramente. Ma questo è il nostro percorso, vogliamo raggiungere una salvezza tranquilla come ho sempre detto”.

Seccardini commenta la partita e le difficoltà del suo Atletico Ascoli. “Al netto di una terna arbitrale perfetta, la Samb ha fatto quello che sa fare. Pesa l’esperienza, il cinismo. La capacità di leggere i momenti”. I bianconeri hanno dovuto fare a meno degli squalificati Thomas Pompei e Nicola Camilloni. Oltre a capitan Matteo D’Alessandro, fermato dall’influenza. “Noi crediamo nel collettivo, nel modo di giocare e preparare le cose siamo questi. Altre squadre che possono insidiare la Samb? A oggi non le vedo. Per quella che è stata la mia esperienza dell’anno scorso, quest’anno i rossoblu hanno trovato un unione d’intenti. Hanno vinto partite ‘per il rotto della cuffia’ ma questo è un pregio. Complimenti a loro. Hanno perso una sola gara (contro l’Avezzano, ndr) e in modo immeritato. Oggi l’Atletico Ascoli non esce ridimensionato”. E conclude. “Questo non era un derby. Se la parola ‘Ascoli’ o i colori bianconeri traggono in inganno qualcuno, questo è un problema di altri”.