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Scontro sull’Oliva Ascolana Dop: Monica Acciarri critica l’interrogazione di Mirco Carloni

*La consigliera regionale: «Il focus deve essere lo sviluppo del settore, non divisioni interne»
Pubblicato il 28 Febbraio 2025

ASCOLI PICENO. Si accende il dibattito attorno alla tutela dell’Oliva Ascolana del Piceno Dop, con la consigliera regionale Monica Acciarri che esprime forte dissenso nei confronti dell’interrogazione presentata dal deputato Mirco Carloni. A far discutere è stata la risposta del sottosegretario Luigi D’Eramo sull’uso di denominazioni generiche, una posizione che secondo Acciarri rischia di creare divisioni dannose per il settore.


«Non condivido assolutamente l’interrogazione presentata da Carloni – afferma Acciarri – poiché è mio dovere e convinzione difendere tutti i produttori, grandi e piccoli, che lavorano con serietà. Il focus dovrebbe essere lo sviluppo del settore e non azioni che rischiano di compromettere una delle eccellenze gastronomiche del Piceno». La consigliera sottolinea come in un momento di fragilità economica, sia essenziale proteggere la produttività del territorio e i posti di lavoro collegati a questa tradizione culinaria.

Secondo Acciarri, la problematica si concentra nella contrapposizione tra il Consorzio di Tutela Oliva Ascolana del Piceno Dop, che conta 12 soci e produce 60 quintali all’anno, e il resto della filiera locale, che include industrie, aziende, ristoranti e botteghe artigianali. La produzione extra-consorzio, nella sola provincia di Ascoli Piceno, è nettamente superiore e rappresenta il 99,9% delle olive ripiene prodotte, seppur senza l’uso esclusivo dell’oliva tenera ascolana, necessaria per la certificazione Dop.

La consigliera attacca apertamente l’operato del Consorzio: «Non è in grado di rappresentare l’intera produzione dell’oliva all’ascolana e negli anni non ha saputo promuovere il prodotto in maniera efficace. Anziché investire nello sviluppo della filiera, ha preferito attaccare le aziende locali, arrivando persino a segnalazioni ai Carabinieri Forestali».

Acciarri si dice pronta a presentare una mozione al presidente della Giunta e all’assessore all’Agricoltura della Regione Marche per ottenere sostegno concreto alle imprese e agli artigiani del territorio. Poi chiude con una stoccata al deputato Carloni: «Stimo l’amico Mirco Carloni, ma ha completamente sbagliato l’analisi. Sarebbe come impedire a Giovanni Rana di fare i tortellini perché li vuole produrre mia nonna a mano».

Il dibattito rimane aperto, con un chiaro scontro tra chi punta a tutelare il marchio Dop e chi ritiene che la priorità debba essere il sostegno alla filiera produttiva locale.