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Scontri dopo Ascoli-Pisa: quattro tifosi condannati, daspo per altri dodici

Dopo i disordini fuori dallo stadio Del Duca nel maggio scorso, il tribunale infligge otto mesi di carcere a quattro tifosi. Il questore emette nuovi daspo, coinvolto anche un minorenne
Pubblicato il 19 Febbraio 2025

ASCOLI PICENO. Quattro tifosi dell’Ascoli Calcio sono stati condannati a otto mesi di reclusione a seguito degli scontri avvenuti il 10 maggio scorso fuori dallo stadio Del Duca. La serata era degenerata dopo la partita contro il Pisa, che aveva sancito la retrocessione in Serie C della squadra bianconera. I supporter erano stati arrestati in flagranza di reato e accusati di resistenza a pubblico ufficiale e possesso di oggetti atti a offendere.


Uno di loro, un 29enne, ha patteggiato la pena, mentre gli altri tre hanno scelto il rito abbreviato, ottenendo la stessa condanna. Tra questi, un 35enne già colpito da un daspo di cinque anni, un 33enne fermato dopo essere inciampato su uno scooter nel tentativo di scappare, e un 20enne che aveva colpito più volte la recinzione con la fibbia della cintura.

A seguito di questi episodi, il questore di Ascoli, Giuseppe Simonelli, ha emesso daspo di otto anni per due degli imputati, mentre gli altri due non potranno assistere a eventi sportivi per tre anni. Tuttavia, a settembre, il numero dei provvedimenti è aumentato: sono stati identificati altri dodici tifosi coinvolti negli scontri, tra cui un ragazzo di 14 anni. Complessivamente, il questore ha imposto 58 anni di daspo, di cui 20 con obbligo di firma. Anche questi dodici supporter dovranno affrontare il processo penale.

L’episodio ha riportato l’attenzione sul fenomeno della violenza negli stadi, sollevando nuovamente interrogativi sulla gestione della sicurezza e sul comportamento delle tifoserie organizzate.