ASCOLI PICENO. Dopo settimane di attesa e incertezza, il giovane ascolano coinvolto nell’inchiesta sui disordini allo stadio Del Duca può finalmente tornare a tifare la sua squadra. Archiviata la sua posizione dalla Procura di Ascoli, il tribunale ha riconosciuto che si è trattato di un caso di errore di persona.
Lo studente universitario era stato coinvolto nell’indagine per gli scontri che avevano fatto seguito alla partita Ascoli-Pisa del 10 maggio 2024, sfida che sancì la retrocessione dei bianconeri in Serie C e scatenò una durissima protesta da parte della tifoseria. Il giovane era stato accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, ed era finito tra i 12 destinatari di un Daspo di due anni, oltre ai primi quattro arrestati che hanno già ricevuto una condanna a 8 mesi tramite rito abbreviato.
Grazie alle indagini difensive portate avanti dall’avvocato Umberto Gramenzi, è stato però dimostrato che il ragazzo non era la persona inquadrata dalle telecamere di sorveglianza. Non partecipò, quindi, agli incidenti. Di fronte a questa evidenza, la Procura ha richiesto l’archiviazione della sua posizione e la Questura ha annullato il Daspo.

L’episodio dimostra l’importanza delle verifiche e delle tutele difensive nei casi di coinvolgimenti in procedimenti legati a disordini pubblici. Nel frattempo, si attendono gli sviluppi sulle posizioni dei restanti undici indagati.