ASCOLI PICENO. Le associazioni locali APPA, Enpa, Legambiente, Amico Fedele, Amici di Fido, Lega per la Difesa del Cane, Lac, ed Era Ambiente, insieme a sezioni di organizzazioni di rilevanza nazionale, si sono nuovamente unite per richiedere un intervento al Servizio Veterinario AST di Ascoli Piceno.
Questa richiesta era già stata presentata nell’ottobre 2018 e reiterata nel 2020, poco prima dell’emergenza Covid, ma finora è rimasta ignorata, senza alcuna risposta da parte delle autorità.
Le associazioni chiedono che il servizio di pronto soccorso veterinario, fondamentale per soccorrere cani e gatti feriti o malati segnalati dai cittadini (come stabilito dalla legge regionale L.R. 10/97, art. 5), venga “esternalizzato”. Questo significherebbe affidare il servizio a strutture, ambulatori o cliniche veterinarie del territorio tramite convenzione.
Attualmente, gli animali recuperati dalla ditta incaricata vengono portati presso il canile multizonale di Offida, dove i cani vengono sistemati in piccoli box all’aperto e i gatti in gabbie in un piccolo locale. Gli animali possono rimanere in queste condizioni per giorni in attesa di trasferimento, che dipende dalla disponibilità del personale della Clinica Veterinaria dell’Università di Camerino, a Matelica. Gli animali, dopo essere trasferiti, devono affrontare un viaggio di circa due ore da Ascoli Piceno o di un’ora e mezza da Offida, per esami anche di routine come radiografie o ecografie, o per interventi semplici come la sterilizzazione.

Le associazioni denunciano che i costi di questo sistema, tra compensi per la ditta di recupero, rimborsi per il personale AST e spese veterinarie presso la clinica universitaria di Matelica, potrebbero essere elevati e inutilmente gravosi. Inoltre, il personale coinvolto deve affrontare lunghi viaggi da Ascoli a Matelica, con un significativo impatto sui costi di viaggio e sul benessere degli animali, che potrebbero restare per giorni in attesa di cure urgenti.
Tale organizzazione viene considerata dalle associazioni come inefficace e non conforme alla normativa vigente che prevede la tutela degli animali d’affezione. Le associazioni chiedono con forza una revisione completa di questo sistema, per garantire un pronto soccorso veterinario immediato e adeguato a livello locale, che rispetti il diritto degli animali a un trattamento tempestivo e dignitoso.