ASCOLI. Paolo Crepet interverrà ad Ascoli, in piazza del Popolo, il prossimo 10 luglio. Porterà sul palco “Il reato di pensare”, una riflessione sul “filo spinato che inibisce la mente di chi ancora vorrebbe immaginare senza paura di pensare a ciò che sta pensando”.
I biglietti sono in vendita.
“La storia insegna che i conflitti sono nati per sradicare, impedire, punire chiunque abbia cercato di esprimere le proprie opinioni. Il linguaggio – ogni forma espressiva – è lo strumento più facile da controllare; non il pensiero che rimane spesso celato, alimentando sospetti, paranoie, dubbi su fedeltà e obbedienza, disponibilità alla sudditanza, propensione al tradimento. Per questo l’immaginazione è sempre più ricca delle parole, quindi insidiosa e potenzialmente pericolosa”.
Limitando la formazione del pensiero si potrà controllare il futuro. E’ una fantasia che non hanno solo molte aziende, ma anche politici, capi spirituali, intellettuali. Sono le persone che vorrebbero un’umanità attanagliata dalla paura dell’idea stessa di riflettere? Al posto di un futuro fantastico e gioioso, c’è chi vorrebbe indurre ognuno a imprigionare la propria mente, diventando replicanti, inibiti nella critica e del dubbio.