ASCOLI PICENO. Proseguono i lavori di rifunzionalizzazione di Palazzo Saladini Pilastri, nel cuore di Ascoli Piceno. L’imponente edificio, inaccessibile da tempo, è oggi al centro di un progetto di riqualificazione urbana e sociale che lo trasformerà in un vero e proprio quartier generale del welfare urbano, grazie ai fondi del programma Pinqua.
A sottolineare l’importanza dell’intervento è stato il sindaco Marco Fioravanti, che ha definito l’operazione «un’opera di grande rilievo per la città», evidenziando come il palazzo, una volta completato, diventerà «un catalizzatore di relazioni sociali per migliorare la qualità dell’abitare di Ascoli».
L’obiettivo è duplice: recuperare un bene storico e allo stesso tempo creare un punto di riferimento per il Terzo settore. Il progetto prevede spazi dedicati all’assistenza, alla sanità, alla cultura e al turismo, oltre a un polo sanitario solidale, un albergo e un ristorante etico, appartamenti per persone fragili e nuovi uffici per i servizi sociali del Comune.
L’assessore ai Lavori pubblici Marco Cardinelli ha ricordato che «si tratta di un edificio che si affaccia su corso Mazzini, con una posizione centrale all’interno del tessuto urbano», e ha aggiunto che «con la riqualificazione puntiamo a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita degli ascolani», valorizzando al contempo il patrimonio immobiliare pubblico.
Il complesso architettonico ha radici nel XVI secolo e sorge su un’area che un tempo ospitava un monastero di suore benedettine. La struttura si articola in tre corpi principali: quello centrale, lungo circa 119 metri su corso Mazzini, comprende anche la Chiesa di Sant’Egidio, mentre i corpi laterali ospitavano stalle, magazzini e un chiostro. La facciata, in travertino, richiama i canoni del neoclassicismo e conferisce all’immobile una forte identità storica.
A nord del palazzo si estende un giardino all’italiana di oltre 8.800 metri quadri, arricchito da elementi architettonici di pregio, tra cui una cappella privata a pianta esagonale e un lavatoio interrato servito da scalinate. Anche questo spazio rientra nell’intervento finanziato dal Pinqua, che punta a restituire alla città un’area verde curata e funzionale.
I lavori proseguono secondo il cronoprogramma previsto, con l’ambizione di trasformare l’antico palazzo in un modello replicabile di welfare urbano, capace di coniugare valorizzazione storica, innovazione sociale e vivibilità cittadina.