ASCOLI PICENO. Il settore della moda italiana si trova ad affrontare un periodo di grande incertezza. Dopo 15 anni in cui l’occupazione è calata di circa un quinto, il comparto è oggi messo alla prova da sfide geopolitiche ed economiche che rendono difficile qualsiasi previsione sul futuro.
Di fronte a questo scenario complesso, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra il presidente di CNA Federmoda, Marco Landi, e i segretari generali di Filctem Cgil, Marco Falcinelli, Femca Cisl, Nora Garofalo, e Uiltec Uil, Daniela Piras. Un confronto che ha evidenziato la necessità di azioni urgenti per sostenere un settore chiave per l’economia italiana e, in particolare, per quella del territorio piceno.
La moda rappresenta ancora oggi una delle colonne portanti del manifatturiero italiano, con il 16% delle imprese, il 12,3% dell’occupazione, l’8,6% della ricchezza nazionale e il 10,5% delle esportazioni. Tuttavia, si trova a fare i conti con un’alta intensità di lavoro, margini di guadagno ridotti e una forte presenza di attività irregolari. Inoltre, il progressivo invecchiamento della popolazione italiana sta indebolendo il mercato interno, ponendo nuove sfide alle imprese del settore.
A complicare ulteriormente la situazione, ci sono le tensioni commerciali internazionali: i dazi annunciati dagli Stati Uniti rappresentano una minaccia per l’export italiano e piceno. Tuttavia, le imprese del comparto stanno consolidando la loro presenza in nuovi mercati in espansione, come l’Asia e i Paesi del Golfo, confermando il valore riconosciuto della qualità e professionalità del Made in Italy.
Di fronte a queste sfide, CNA Federmoda Ascoli Piceno chiede un intervento deciso delle istituzioni per sostenere la filiera della moda con misure concrete. Irene Cicchiello e Beatrice Straccia, responsabile e presidente CNA Federmoda Ascoli Piceno, ribadiscono l’urgenza di un piano di rilancio:
«Affiancando quotidianamente le imprese del territorio, siamo certi che la moda italiana e picena abbia futuro e continuità. Come vera e propria manifattura d’Europa abbiamo un grande patrimonio, da preservare e coltivare in un percorso di sostegno concreto a favore del lavoro, delle imprese e dell’occupazione da condividere con le organizzazioni sindacali».
Secondo CNA, per garantire la competitività delle imprese italiane, è fondamentale che vengano adottate politiche industriali mirate e un sostegno finanziario adeguato.
«Le nostre imprese possono continuare a essere protagoniste sui mercati internazionali. Per farlo, tuttavia, devono essere messe nelle condizioni di investire. Di conseguenza, chiediamo una politica industriale che lo permetta e un sostegno che coinvolga anche il fronte della liquidità, con misure specifiche e una politica del credito a supporto del sistema moda provinciale e nazionale».
Il settore della moda, pur nella crisi, dimostra di avere grandi potenzialità. Ma senza un piano di supporto efficace, il rischio è quello di indebolire ulteriormente un comparto cruciale per l’economia del Paese.