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Gli ori di Castel Trosino restano al Forte Malatesta per altri 5 anni

La convenzione, fortemente voluta dal sindaco Marco Fioravanti in collaborazione con il professor Stefano Papetti e il direttore del museo romano Andrea Villani, rappresenta un importante passo per la valorizzazione congiunta del patrimonio archeologico
Pubblicato il 22 Novembre 2024

ASCOLI PICENO. Un nuovo accordo siglato tra l’Arengo di Ascoli Piceno e il Museo delle Civiltà di Roma garantirà, per i prossimi cinque anni, la permanenza temporanea al Forte Malatesta di 74 preziosi reperti della necropoli longobarda di Castel Trosino.




La convenzione, fortemente voluta dal sindaco Marco Fioravanti in collaborazione con il professor Stefano Papetti e il direttore del museo romano Andrea Villani, rappresenta un importante passo per la valorizzazione congiunta del patrimonio archeologico.

Il tesoro longobardo: tra Ascoli e Roma

La necropoli di Castel Trosino, scoperta nel 1893 nell’antico borgo vicino ad Ascoli, ha restituito straordinari manufatti – monili in oro, armi, e utensili – che testimoniano la ricchezza e la raffinatezza della civiltà longobarda. Nonostante il patrimonio completo sia custodito a Roma, la convenzione siglata nel 2003 aveva già permesso di trattenere ad Ascoli una selezione di reperti, esposti al Forte Malatesta. Con la scadenza di tale accordo, si è reso necessario negoziare una nuova intesa per evitare il rientro definitivo degli oggetti nella capitale.

Un accordo per il futuro

La nuova convenzione prevede il deposito temporaneo e a rotazione di gruppi di reperti, scelti congiuntamente per l’esposizione al Forte Malatesta. Tra i 74 oggetti che resteranno visibili ad Ascoli si annoverano brocchette in ceramica, monete, collane, fibule d’oro, piatti, armi come una spada in ferro, punte di frecce e un umbone di scudo, oltre a guarnizioni per bardature equine e manufatti in bronzo e ferro. Il Comune di Ascoli si impegna a garantire la conservazione e l’assicurazione degli oggetti, mantenendo un rigoroso standard di tutela.

Progetti e collaborazioni

L’accordo va oltre il semplice prestito, promuovendo una collaborazione attiva tra le due istituzioni. Sono previste iniziative culturali congiunte, attività didattiche, scambi di visite e l’elaborazione di progetti multimediali e documentali. Il personale tecnico-scientifico del Museo delle Civiltà lavorerà a stretto contatto con il museo del Forte Malatesta per ideare progetti che valorizzino il patrimonio longobardo e lo rendano accessibile a un pubblico sempre più vasto.