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Giorno della Memoria, a Palazzo dei Capitani la consegna delle medaglie agli eredi di Giulio Baldassarri ed Eraldo Rossi

Lunedì 27 gennaio a partire dalle 10.45
Pubblicato il 24 Gennaio 2025

ASCOLI PICENO. Lunedì 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, istituito dalle Nazioni Unite per commemorare le vittime dell’Olocausto in tutto il mondo. Questa data, profondamente simbolica, segna l’anniversario della liberazione, avvenuta nel 1945, del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa. Fu un momento in cui il mondo intero scoprì l’orrore della Shoah: milioni di vite spezzate, tra ebrei, partigiani, detenuti politici, rom, omosessuali e tutte le persone considerate “diverse” dal regime nazista.



Il Giorno della Memoria è divenuto, negli anni, un’importante occasione per riflettere sul passato e costruire un futuro di speranza, solidarietà e giustizia. Valori come il rispetto reciproco, la tolleranza e l’apertura verso la cultura e la sensibilità dell’altro diventano fondamentali per impedire che simili tragedie possano mai più ripetersi. Solo attraverso la consapevolezza e il ricordo possiamo sperare di lasciare alle nuove generazioni un mondo migliore, in cui l’orrore dell’Olocausto rimanga una pagina oscura della storia, mai dimenticata.

Ad Ascoli Piceno, in questa occasione, si terrà una cerimonia presso il Palazzo dei Capitani – Sala della Ragione, a partire dalle ore 10:45. L’evento, organizzato dal Comune di Ascoli Piceno, vedrà la partecipazione delle Autorità civili, militari e religiose, oltre a una rappresentanza di studenti degli istituti scolastici cittadini. Durante la cerimonia, verranno consegnate, alla memoria, le Medaglie d’Onore, conferite dal Presidente della Repubblica, agli eredi di due concittadini della provincia, il Sig. Giulio Baldassarri e il Sig. Eraldo Rossi.

Questa commemorazione rappresenta non solo un momento di omaggio e riflessione, ma anche un rinnovato impegno collettivo contro ogni forma di razzismo, antisemitismo, intolleranza e violenza. Ricordare è fondamentale per costruire una società più giusta e consapevole, capace di trasformare il dolore del passato in un motore di cambiamento per il futuro.