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Fuga e sparo ad Ascoli, convalidato l’arresto del 63enne. Che non parla

Uno degli aspetti più delicati della vicenda riguarda il colpo di pistola che ha ferito l’uomo a una gamba. La dinamica dello sparo non è ancora completamente chiara
Pubblicato il 25 Novembre 2024

ASCOLI PICENO. Convalidato l’arresto del 63enne ascolano coinvolto in un violento scontro con le forze dell’ordine il 22 novembre scorso.




L’uomo, accusato di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e detenzione di sostanze stupefacenti, resterà in custodia presso la Casa Circondariale di Marino del Tronto. Durante l’udienza di convalida, tenutasi in videoconferenza con il tribunale di Ascoli Piceno, l’arrestato si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre il suo legale ha seguito la procedura senza avanzare richieste specifiche.

Uno degli aspetti più delicati della vicenda riguarda il colpo di pistola che ha ferito l’uomo a una gamba. La dinamica dello sparo non è ancora completamente chiara, ma una ricostruzione preliminare suggerisce che il proiettile sia partito accidentalmente quando un agente è caduto durante la colluttazione. L’arma è stata sequestrata per accertamenti tecnici, necessari a stabilire se vi siano state irregolarità nell’intervento.

L’episodio non ha coinvolto solo il fuggitivo: due agenti hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 20 giorni. La tensione dello scontro e il ritrovamento di circa 100 grammi di cocaina aggiungono ulteriori elementi di gravità a un caso che potrebbe avere ripercussioni legali e disciplinari anche per le forze dell’ordine.

Oltre alle implicazioni legali, il caso ha acceso il dibattito nella comunità ascolana, dove l’episodio è stato percepito come un segnale della crescente complessità nella gestione della sicurezza. Si attende ora di capire quali saranno le conclusioni delle indagini e se emergeranno dettagli capaci di fare ulteriore luce su quanto accaduto.