di Emidio Lattanzi
Il 2024 ha rappresentato un anno di svolta per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, sia sotto il profilo economico-finanziario sia per l’approccio profondamente partecipativo adottato nei confronti del territorio. Il bilancio d’esercizio si è chiuso con un avanzo record di 13,5 milioni di euro, in crescita del 49,3% rispetto all’anno precedente. I proventi complessivi hanno toccato i 24,4 milioni di euro, mentre il patrimonio netto ha superato i 284 milioni.
«Siamo orgogliosi di aver incrementato il livello di erogazioni e, personalmente, sono contento del fatto che abbiamo lavorato per coinvolgere attivamente gli stakeholder» – ha affermato Maurizio Frascarelli, presidente della Fondazione. Un coinvolgimento che non è rimasto astratto ma si è concretizzato in modalità operative, come nel caso del bando per le attività extrascolastiche: «Abbiamo chiamato tutti i dirigenti, abbiamo avuto una grande risposta e in base alle loro indicazioni abbiamo ricalibrato il bando venendo incontro alle esigenze manifestate dai dirigenti».
La strategia della Fondazione si è fondata sull’ascolto strutturato del territorio e sull’attivazione di partnership sinergiche. Lo dimostra anche il progetto ASTRA, considerato l’intervento più innovativo del 2024. Pensato per rispondere all’emergenza abitativa, ASTRA prevede la nascita di un’agenzia specializzata, con il compito di monitorare la situazione e fornire supporto psicologico per il reinserimento lavorativo, familiare e sociale. «Abbiamo coinvolto gli ambiti sociali, i comuni e anche Banca Intesa, che ha deciso di intervenire con un contributo iniziale di 100mila euro che si aggiungono ai 600mila messi dalla Fondazione Carisap» – ha aggiunto Frascarelli.
Il patrimonio complessivo della Fondazione ha raggiunto i 330 milioni di euro, a conferma della solidità e continuità della gestione finanziaria. Risultati particolarmente positivi sono stati registrati nella gestione del portafoglio azionario da parte di Banca Finnat, che ha generato una plusvalenza lorda di 14 milioni di euro. Ottimo anche il rendimento degli strumenti FOND’AZIONI Sicav Raif, i cui comparti ASCOLI I e ASCOLI II hanno toccato valori di mercato pari rispettivamente a 54,6 e 52,4 milioni di euro.
Le attività erogative hanno registrato un notevole incremento: 5,4 milioni di euro deliberati, il 30% in più rispetto al 2023, nonostante un carico fiscale superiore ai 2,3 milioni. In totale, sono stati attivati 217 interventi in collaborazione con 261 organizzazioni, a favore di migliaia di persone in condizioni di vulnerabilità, con una forte attenzione al settore sociosanitario, all’educazione e alla cultura.
L’approccio partecipativo è stato centrale anche nella definizione del prossimo Piano Pluriennale 2026-2028, con un percorso avviato a gennaio 2025 e incentrato su consultazioni pubbliche e ascolto dei giovani. «Abbiamo voluto coinvolgere chi la Fondazione non sappia nemmeno cosa sia. Gli incontri sono in corso e c’è stata una grande risposta. I primi riscontri sono soddisfacenti» – hanno sottolineato Frascarelli e il segretario generale Fabrizio Zappasodi, che condivide l’impegno per una progettazione condivisa e inclusiva.
Tra i momenti chiave di questo processo, l’incontro pubblico del 26 giugno presso la Bottega del Terzo Settore, durante il quale saranno presentati gli esiti della prima fase del Piano e raccolti ulteriori contributi attraverso un questionario online. Un’iniziativa che rafforza il ruolo della Fondazione non solo come soggetto erogatore, ma come promotore di una governance territoriale aperta e condivisa.