ASCOLI PICENO. Il settore dell’edilizia nel Piceno si trova ad affrontare un futuro incerto a causa della drastica riduzione degli incentivi previsti dalla Legge di Bilancio 2025. Il taglio ai bonus edilizi, tra cui Superbonus e bonus facciate, preoccupa fortemente imprese e famiglie, in un territorio che negli ultimi anni ha visto un boom di cantieri legati alla ricostruzione e alla riqualificazione.
Secondo un’indagine della CNA condotta nel 2024 su 800 famiglie italiane, l’interesse per l’efficientamento energetico delle abitazioni è in crescita, ma la decisione di avviare lavori dipende fortemente dalla continuità degli incentivi. Dal 2020, interventi come il Superbonus hanno generato investimenti per 158 miliardi di euro, con un risparmio energetico pari a 30.000 GWh all’anno. Tuttavia, con il nuovo ridimensionamento delle aliquote, oltre 3,5 milioni di famiglie potrebbero rinunciare ai lavori previsti nel prossimo triennio, con una perdita economica stimata in 97,3 miliardi di euro e il rischio di oltre 2 milioni di posti di lavoro in meno.
Nel Piceno, il settore delle costruzioni rappresenta una fetta importante dell’economia locale, con 2.505 imprese attive, pari al 13,4% delle attività imprenditoriali della provincia. Dopo anni di contrazione, nel 2024 il comparto aveva mostrato segni di stabilità grazie al supporto degli incentivi. Ora, però, il taglio ai bonus potrebbe invertire questa tendenza, mettendo ulteriormente sotto pressione le piccole imprese edili, spesso subappaltatrici, che devono affrontare pagamenti sempre più dilazionati, passati da 30-40 giorni a oltre 60 giorni.
La CNA di Ascoli Piceno chiede al Governo di garantire incentivi stabili per almeno un triennio, con percentuali tra il 50% per le ristrutturazioni e il 65% per l’efficientamento energetico. Inoltre, viene sottolineata l’importanza di mantenere il Sismabonus nelle attuali condizioni, per consentire la messa in sicurezza degli edifici in un’area a rischio sismico.
Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli Piceno, avverte: «Senza certezze, un comparto fin qui in grado di reggere l’urto della crisi rischia di tornare ai livelli pre-Superbonus. Occorre ripensare il sistema degli incentivi in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale».
Dello stesso avviso è Valentina Damiani, presidente di CNA Costruzioni Ascoli Piceno, che sottolinea: «Il ridimensionamento dei bonus rischia di compromettere la stabilità delle imprese e il processo di efficientamento energetico. Serve un piano di incentivi chiaro e accessibile, che garantisca continuità agli investimenti e permetta alle imprese di pianificare con certezze a lungo termine».
Mentre il Governo decide sul futuro degli incentivi, il rischio concreto è che il settore edilizio del Piceno perda slancio, con gravi conseguenze per l’economia locale e la sostenibilità degli edifici.